Bilancio 2014 presentato ai candidati sindaco

Presentato ai candidati sindaco e approvato dal Commissario con i poteri della giunta, il bilancio 2014 del Comune di Verbania ieri ha mosso i suoi primi passi ufficiali.

  
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Così la nota del Comune:

Tra numerose difficoltà, tagli, nell’incertezza delle norme, si attendono ulteriori provvedimenti, e nonostante Verbania sia considerato Comune virtuoso dal ministero, gli uffici hanno fatto quadrare i conti con difficoltà.

Non a caso, nella relazione accompagnatoria, il Commissario Michele Mazza parla di «drammatica riduzione dei trasferimenti dello Stato», che per Verbania sono di «sconcertante pesantezza».

Ciononostante, attenendosi alle linee guida di un bilancio molto tecnico, è stato predisposto un documento che non aumenta le tasse, né i costi dei servizi, sostiene le fasce deboli della popolazione e mantiene la qualità di tutti i servizi.

Il bilancio 2014 è stato esposto, nella prima mattinata di ieri, ai candidati sindaco. Il dottor Mazza li ha convocati per illustrare numeri e filosofia del preventivo 2014, approvato con i poteri della giunta in attesa di confermarlo definitivamente nelle prossime settimane.

All’incontro non hanno partecipato due dei sette candidati. C’erano Silvia Marchionini, Mirella Cristina, Giorgio Restelli, un delegato del Movimento 5 Stelle in rappresentanza di Roberto Campana e Stefano Gaggiotti. Assenti Marco Parachini e Carlo Bava.

Tecnicamente il bilancio, che pareggia a 48,1 milioni di euro, sconta gli ulteriori provvedimenti della spending review. Dal 2001 a oggi, in quattro esercizi, Roma ha tagliato risorse per 5 milioni di euro. Sul fronte delle entrate il 2014 sarà l’anno della revisione fiscale. Il governo ha introdotto la Tasi (erede dell’Imu, si paga sui cosiddetti servizi indivisibili come illuminazione, manutenzione strade…) e la Tari (la nuova tassa rifiuti).

La prima dovrebbe portare 2,1 milioni, la seconda 6,6. Va sottolineato che la Tari, per effetto degli accertamenti svolti, è stata più correttamente redistribuita tra le utenze domestiche e le utenze non domestiche. A queste entrate tributare s’aggiunge l’Imu su tutti gli immobili che non sono prima casa (9,5 milioni) e l’imposta di soggiorno (500.000 euro, al 60% destinati a eventi turistici, al 40% a due interventi edilizi urgenti: Museo del Paesaggio e ex delegazione civica di Intra).

La crisi ha invece ridotto, per non dire prosciugato, gli oneri di urbanizzazione, mentre molto incerta è, per il futuro, la situazione sul ristorno dei frontalieri, al centro di un contenzioso tra Italia e Svizzera. Le tariffe di mense, scuolabus, nidi e di tutti gli altri servizi non cambiano, adeguandosi al solo tasso d’inflazione.

Alla voce uscite sono confermate le iniziative sociali come il bonus bebè e +Bus.
Uno stanziamento extra sostiene l’assistenza agli anziani ricoverati nelle case di riposo.

Senza la possibilità di contrarre mutui e con investimenti in corso per quasi 26 milioni di euro, non si rinuncia alle opere pubbliche, con 2,9 milioni di investimenti. Un terzo va nelle manutenzioni stradali, un altro 22% in opere lacuali e fluviali, il 12% nell’edilizia sociale e scolastica. 350.000 euro sono destinati all’adeguamento di piazza Mercato.
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