Sanità VCO: incontro e polemiche

Riportiamo il resoconto di Regione Piemonte della visita nel VCO e i comunicati di botta e risposta dell'Assessore Icardi e di Aldo Reschigna.

  
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Comunicato Regione Piemonte:
Il presidente Cirio e l’assessore Icardi a Mergozzo per incontrare i sindaci:

“È finito il tempo in cui in un ufficio di Torino si definiva il futuro delle nostre province.

Oggi sono finalmente i territori a decidere il loro destino”.


“Avevo promesso che saremmo venuti ad ascoltare il punto di vista del territorio sulla futura programmazione sanitaria del VCO e oggi siamo qui per mantenere la parola data. La Regione non si sottrarrà alla responsabilità di una scelta, ma deciderà solo dopo essersi confrontata con chi vive e amministra questa provincia ogni giorno. Con un solo obiettivo: garantire il miglior servizio possibile ai cittadini del Verbano Cusio Ossola su quello che è il primo diritto per ognuno di noi, la salute”.

Con queste parole il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha aperto oggi a Mergozzo l’incontro con i sindaci del VCO sul futuro della programmazione sanitaria del territorio. Al suo fianco anche l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi. Presenti oltre 70 amministratori in arrivo da tutta la provincia.

“Discutiamo dell’ospedale unico - ha detto alla platea l’assessore Icardi - ma se guardassimo alla popolazione e ai parametri di legge (il Decreto ministeriale 70) nel VCO ci sarebbero le condizioni solo per mezzo ospedale. I criteri però vanno forse ripensati, se per rispettarli rischiamo di lasciare la gente sulle barelle dei Pronto soccorso, senza i letti per ricoverarle. Il compito che ci attende è arduo, prenderemo una decisione ma prima di farlo torneremo a presentarvi il progetto pensato per questo territorio. Non si può pensare di dover fare due ore di macchina per arrivare a un ospedale. Che la soluzione sia l’ospedale unico, il mantenimento dei due ospedali o una terza soluzione lo vedremo. Abbiamo individuato anche una nuova strada di finanziamento che sarebbe completamente a carico dell’INAIL, con una possibilità di eventuale riscatto dell’immobile di cui stiamo ancora discutendo. Il privato oggi è per noi lo strumento per tutelare l’accesso equo e indifferenziato alla sanità pubblica”.

“Siamo qui perché dal 2015 a oggi su questa vicenda nulla è stato fatto - ha sottolineato il presidente Cirio - altrimenti se l’ospedale unico fosse stato già realizzato non saremmo qui a discuterne. Ci prendiamo 90 giorni per una decisione finale che sarà l’epilogo di un percorso di valutazione tecnica e di confronto con il territorio, per dignità e rispetto di chi vive le problematiche di questa terra.

La Regione ha il dovere di decidere e lo farà, ma solo dopo aver ascoltato. Entro l’11 ottobre, dopo tutti i passaggi di legge con il Consiglio regionale, approveremo la delibera in Giunta. In questi tre mesi, dopo aver incontrato i sindaci che sono per noi il primo avamposto sul territorio, ci confronteremo con le categorie produttive e i sindacati del mondo medico-sanitario. Utilizzeremo queste settimane anche per incontri più mirati e tecnici in loco. E alla fine ci ritroveremo nuovamente qui per comunicare, prima di assumerla, la decisione che la Regione prenderà. È finito il tempo in cui in un ufficio di Torino si definiva il futuro delle nostre province. Oggi sono finalmente i territori a decidere il loro destino”.


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Comunicato Aldo Reschigna:
Le incredibili dichiarazioni rese dall'assessore regionale alla sanità Icardi

Trovo stucchevole che l'assessore regionale alla sanità arrivi a dichiarare, nel comunicato stampa ufficiale della Giunta che il VCO, secondo i parametri di legge nazionale, avrebbe diritto solo a "mezzo ospedale".
Non si affrontano temi così delicati con le battute che, peraltro, non trovano riscontro alcuno nelle norme di legge.
Non è vero come dice che "abbiamo individuato anche una nuova strada di finanziamento che sarebbe completamente a carico dell'INAIL". Abbiamo chi?
Quando si sa benissimo che il finanziamento INAIL è stato frutto del lavoro della precedente giunta regionale di Chiamparino.
Quanto alla richiesta di tempo per approfondire questo problema, peraltro capibile, rende vera propaganda le certezze che la Lega aveva espresso durante tutta la campagna elettorale.

Aldo Reschigna


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Comunicato Assesore Icardi:
Mi dispiace leggere da parte di Reschigna, tanto livore e un’interpretazione strumentale estrapolando un trafiletto, da un discorso molto complesso a cui lui non ha partecipato.

Infatti, il DM 70 richiede un bacino di utenza minimo di 600 mila abitanti per poter disporre di un presidio ospedaliero di II livello e pertanto, i 170 mila abitanti del VCO non bastano.

Tuttavia, i parametri del DM 70 2015, come Reschigna dovrebbe sapere, vanno coniugati con la complessità di ogni territorio (territorio montano, strade, confini, tempi di percorrenza ecc).

La DGR 1-600/2014 e i successivi provvedimenti, che l’ex assessore al bilancio dovrebbe conoscere bene, hanno previsto per il VCO:

un presidio individuato come Spoke (con DEA di 1°livello) - VERBANIA
un presidio, individuato come ospedale di base (con DEA/PS) in ragione delle specificità del territorio che nella L.56/2014 è riconosciuto come Provincia montana – DOMODOSSOLA
e’ inoltre presente un Punto di Primo intervento presso il presidio ospedaliero di Omegna.

Gli ospedali attuali purtroppo non riescono ad offrire una risposta sanitaria completa.

I sindaci del territorio (quelli che l’attuale Governo ha ascoltato oggi) hanno, correttamente, evidenziato la difficoltà nel reperire personale medico, il rischio che questo personale medico lasci il VCO perché non effettua un numero sufficiente di interventi, il rischio sanitario che deriva da una casistica troppo limitata.

Sono state evidenziate le problematiche della medicina territoriale e la risposta, oggi parziale e certamente migliorabile, delle case della salute, l’assistenza ai malati cronici e fragili, l’importanza di intervenire sulla rete dell’emergenza\urgenza. Tutto questo non poteva essere contenuto in un trafiletto, come Reschigna certamente può comprendere.

Per quanto riguarda il finanziamento da parte di Inail, la Regione ha iniziato, ma non ha completato l’analisi ed ha lasciato molti temi non trattati (ad esempio, il riscatto, la manutenzione ordinaria e straordinaria, molto importante per gli ospedali). Incontrerò la Direzione di Inail per affrontare queste problematiche.

Le certezze le lasciamo al PD, auspicando una critica più responsabile e costruttiva. Novanta giorni ci serviranno per completare le analisi ed offrire una proposta al territorio.


Luigi Icardi, Assessore regionale alla Sanità
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