Comitato Salute VCO: che futuro per il Castelli?

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato Salute VCO, riguardante il futuro dell'Ospedale Castelli e della sanità provinciale.

  
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La vendita a privati dell'Ospedale Castelli di cui oggi si discute, non è una novità uscita dalla recente campagna elettorale, ma la riproposizione del progetto del 2011 (caro alla Lega, quando a Torino governava la "Giunta Cota").

Allora, viste le disastrose condizioni del bilancio regionale che hanno poi reso necessario "commissariare" la Regione, la si voleva per risparmiare qualche soldo. Oggi che questo alibi non c'è più, grazie al faticoso risanamento dei conti della "Giunta Chiamparino", fra l'altro riconosciuta pubblicamente anche dall'attuale Presidente Cirio, ma soprattutto in presenza di un organico e credibile programma di sviluppo della "sanità territoriale", inspiegabilmente la cosa non viene riproposta alla luce del sole nel recente incontro fra Cirio e la Rappresentanza dei Sindaci del VCO, ma perseguita in modo "carbonaro" da alcuni personaggi senza deleghe ufficiali. Non ci risulta vi sia stata una delibera di Giunta in proposito.

Appare perciò evidente che oggi la si vuol utilizzare per dare una giustificazione postuma alla costruzione del "Nuovo ospedale provinciale" in quel di Domodossola. Spieghiamoci meglio.

Il concetto di base è: se a Verbania scompare l'ospedale pubblico, i soldi pubblici possono andare solo a Domodossola. Lapalissiano.

Questo spiega perché in campagna elettorale non è mai stato presentato pubblicamente un progetto, ma soprattutto, mentre a Verbania il "centrodestra" aveva costruito la sua campagna elettorale attorno alla difesa del Castelli, in Ossola un autorevole esponente della Lega ne proponeva la vendita a fantomatici "privati". Ciò ha messo in seria difficoltà i propri alleati e hanno ottenuto il fantastico risultato di spaccare volutamente il territorio che negli ultimi cinque anni aveva trovato un suo ragionevole equilibrio. Il risultato si commenta da solo.

E' bene che si sappia che:
chi abita il sud della provincia perderà TUTTO. L'ipotesi di un DEA privato è fantascienza.
la nostra ASL già oggi destina alla mobilità passiva il 43% delle sue risorse per pagare le prestazioni che altre ASL erogano ai nostri cittadini.
cancellando il Castelli, si può tranquillamente ipotizzare un incremento di tali uscite che andranno a ridurre le risorse da destinare soprattutto all'ospedale.

E' questo il "buonsenso" a cui ci si appellava in campagna elettorale? Ma dai!

Questo è un suicidio economico, oltre che una presa in giro dei cittadini.

Una decisione siffatta deve essere però supportata da una delibera Regionale, che finora non si è vista, ma abbiamo il fondato sospetto che vedrà la luce non appena un acquirente dovesse accettare di farsi carico dell'Ospedale Castelli di Verbania.
Se anche questa Amministrazione regionale ritiene di essere quella del "cambiamento", è evidente che con queste premesse si cambia in peggio.

Facciamo appello ai Sindaci del territorio, affinché si oppongano a questa eventualità, che non ha alcun nesso logico con le necessità dei cittadini da loro amministrati e che ci porterà solo guai.
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