Cristina: "Ecco l'ospedale che vogliamo"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato, della candidata a sindaco di Verbania Mirella Cristina, riguardante la posizione espressa ieri in conferenza stampa sull'Ospedale Castelli.

  
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«Il nostro ospedale». È un aggettivo scelto non a caso da Mirella Cristina per riferirsi al Castelli: la candidata a sindaco di Verbania per la coalizione di centrodestra, nell’illustrare questa mattina in una conferenza stampa proprio all’ingresso dell’ospedale i propri programmi in materia di sanità, ha infatti rimarcato come sia propria ferma intenzione battersi per garantire un futuro alla struttura:

«Ho sentito ieri sera il candidato del Movimento 5 stelle dire che è assurdo parlare di difesa dell’ospedale Castelli perché la sanità è materia di competenza regionale. È assolutamente sbagliato: Campana forse non ricorda che c'è l’assemblea dei sindaci, che ha come presidente il sindaco di Verbania, e dunque quest’ultimo è il primo interlocutore della dirigenza dell’Asl».

«Noi del centrodestra – ricorda Cristina – eravamo a favore dell'ospedale unico. Non volerlo è stato un errore madornale della sinistra, perché si è persa l'occasione di avere un ospedale d'eccellenza. In cambio la sinistra promise una ristrutturazione completa del Castelli e con quel programma vinse le elezioni regionali del 2005, ma la giunta Bresso non fece nulla per potenziare e migliorare l’ospedale di Verbania.

Il piano da 23 milioni di euro di investimenti sul Castelli presentato dall’allora direttore generale dell’Asl Vco Ezio Robotti è rimasto pura fantasia, mentre la giunta Cota, invece, ha finanziato e realizzato la nuova sala operatoria».

«Il risultato – continua la candidata sindaco del centrodestra – è che Omegna se l’è cavata grazie al Coq, Domodossola ha ottenuto molto perché ha alzato la voce e Verbania invece è rimasta a bocca asciutta. Emodinamica avrebbe potuto essere portata qui, e non è logico che il San Biagio abbia un’astanteria maggiore di quella del Castelli: il Dea ha bisogno di più posti letto. Credo che verbanesi dovrebbero fare come i domesi e scendere in piazza, assieme al loro sindaco».

Nel programma elettorale di Mirella Cristina c’è un impegno forte per dare un futuro con specializzazioni d’eccellenza all’ospedale:

«Dobbiamo farlo diventare un centro qualificato. Abbiamo oncologia medica e radiologia ben funzionanti ma ci vuole anche la chirurgia oncologica, per seguire in ogni fase i pazienti con neoplasie e farlo diventare a tutti gli effetti un polo oncologico d’eccellenza. Credo poi in un deciso potenziamento di tutta l’area materno-infantile: abbiamo reparti di pediatria e neonatologia che funzionano già molto bene, ma si può e si deve fare molto di più con un “centro parti” attrezzato, magari anche con il parto in acqua. Infine fare rete con Novara ed Alessandria, che hanno alte specializzazioni in termini di cardiochirurgia e chirurgia neurologica».

C’è poi la questione dei servizi territoriali: «Il Dea va sgravato dai codici bianchi e per farlo servono le aggregazioni dei medici di base in uniche strutture, per fornire un servizio che funzioni tutto il giorno. Esiste solo una struttura di questo tipo a Verbania, e non basta: il Comune può incentivarne la nascita di nuove individuando e mettendo a disposizione degli spazi dove insediarle».

Ulteriore punto è la creazione di una “carta dei servizi”: «Il Comune deve informare i cittadini su quali servizi sanitari sono presenti sul territorio», conclude Mirella Cristina.
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