XV edizione della Mostra della Camelia Invernale

Il 9 e 10 novembre a Verbania, in occasione della XV edizione della mostra della camelia invernale, sarà possibile ammirare (ed acquistare) esemplari insoliti per varietà, dimensioni, tinte dei fiori.

  
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E’ proprio sulle sponde del Lago Maggiore che da oltre un secolo le camelie, provenienti dal lontano Oriente, si sono acclimatate divenendo il primo centro di produzione a livello europeo.

L’atteso appuntamento, organizzato dai floricoltori del Consorzio Fiori Tipici del Lago Maggiore con il Comune di Verbania, il patrocinio della Società Italiana della Camelia e la collaborazione dell’Ente Botanico Villa Taranto, il museo del Paesaggio ed altri enti, avrà come cornice Villa Giulia a Pallanza. Qui si potranno ammirare centinaia di varietà di camelie a fioritura invernale, provenienti da vivai, parchi botanici e giardini privati, accanto a composizioni floreali realizzate con arbusti e fogliame dai sorprendenti colori. Petali e corolle anche nei disegni dell’artista verbanese Alessia Zucchi che esporrà opere in cui i fiori diventano protagonisti di ritratti monocromi di particolare raffinatezza. Anche quest’anno ci sarà la collaborazione con il Museo del Paesaggio che presenterà l’esposizione “Villa San Remigio: sguardi sul giardino”, opere che mostrano scenografici scorci dello splendido parco, della villa e immagini dei suoi ideatori: Sophie Browne e Silvio della Valle Casanova.

In programma sabato dalle 15.30 il convegno proposto dal Circolo del Pallanzotto riguardante “Le piene del Lago Maggiore”. Tra i temi degli interventi:
Le “piene storiche” del Lago Maggiore: documenti, fotografie e memoria popolare
Evoluzione nel tempo delle caratteristiche metereologiche e idrologiche del Lago Maggiore
Effetti dei cambiamenti climatici sul Lago Maggiore
La regolazione dei livelli del lago e gli effetti nei paesi rivieraschi
Al tavolo dei relatori: Leonardo Parachini, ricercatore di storia locale, Marzia Ciampittiello, Claudia Dresti Ricercatrice IRSA e Marco Micotti del Politecnico di Milano - gruppo di ricerca gestione delle risorse naturali.

Al termine del convegno, alle 17.30, il Cinecircolo Don Bosco di Verbania presenterà il film “Il mio amico giardiniere” diretto da Jean Becker, con D. Auteuil e J. P. Darroussin. Durata 110 minuti. In crisi creativa, un pittore parigino torna nella sua casa di campagna nel Rhone e trova un compagno di scuola che non vede da 40 anni e che lavora come giardiniere. Egli lo assume più per avere compagnia che per farsi sistemare il verde. Tratta dal romanzo di Henri Cueco, è la storia di una grande amicizia inondata di passione per la natura.

Sabato e domenica a Villa Giulia si terrà la consueta mostra mercato ed un laboratorio per bambini sul disegno tenuto da Alessia Zucchi, oltre a tour in motoscafo per ammirare i giardini dal lago (prenotazione obbligatoria tel. 0323503249).

Da non perdere le visite guidate alle più importanti collezioni di camelie nei giardini di Verbania e dintorni.
Per l’occasione il parco botanico di Villa Taranto interromperà la chiusura stagionale per consentire ad un pubblico di appassionati di ammirare … la sua affascinante versione invernale. Accanto alle visite guidate a Villa Anelli di Oggebbio, all’azienda Compagnia del Lago di Premosello Chiovenda con la sua piantagione di tè, al Vivaio La Roncola di Possaccio, al Parco delle Camelie di Villa Maioni a Pallanza, per la prima volta sarà inserito il parco di Villa Motta a Orta San Giulio. Le visite sono su prenotazione obbligatoria 0323503249. Per Villa Motta tel. 3356117702/3352754261.
Cultura e camelie: un connubio indissolubile. Al termine del taglio del nastro, sabato alle ore 11 a Villa Giulia sarà presentato il progetto “Biblioteca della Camelia” a cura della Società Italiana della Camelia e del Consorzio Fiori del Lago Maggiore.

Info: Comune di Verbania Ufficio Turismo Tel. 0323503249. Info: www.lagomaggiorefiori.it FB



La Camelia del Lago Maggiore

La sponda piemontese del Lago Maggiore, favorita dal clima mite, da una relativa umidità dell’aria e soprattutto dall’acidità del terreno, è il luogo ideale per coltivare queste piante. Sul Lago Maggiore la prima camelia fu una Camellia Pink Rosea e fece la sua comparsa sull’Isola Madre nella seconda metà dell’800. Nello stesso periodo, i Fratelli Rovelli – dopo aver lavorato per i Principi Borromeo nei giardini dell’Isola Bella e Isola Madre – diedero vita al più importante vivaio d’Italia per la produzione di acidofile con commercializzazione in tutta Europa. Oggi il Consorzio Fiori Tipici Lago Maggiore con una cinquantina di produttori in provincia di Verbania e Novara è l’unico ente in Europa specializzato nella coltivazione di camelie a fioritura invernale/ primaverile e di altre acidofile. La camelia del Lago Maggiore è stato fiore ufficiale delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, Marcialonga e Mondiali di sci nordico Fiemme 2013.

La Camelia Invernale o Sasanqua
Proviene dall'Asia, e in particolare dalla Cina e dal Giappone, dove da secoli viene coltivata come pianta ornamentale, ma soprattutto per utilizzare i germogli essiccati della Camellia sinensis con cui si produce il tè. Vengono sfruttati anche i semi delle camelie: l'olio che contengono era infatti uno degli oli alimentari più comuni in molte parti dell'Asia, utilizzato anche per l'illuminazione. Le Camelie sasanqua sono arbusti di medie dimensioni, che possono raggiungere i 3-4 m. Il fogliame è sempreverde; a partire dalla fine dell'autunno fino ad inverno inoltrato la pianta produce numerosi fiori, di colore bianco, rosato e rosso. La fioritura invernale e la facilità di coltivazione le ha rese piante molto diffuse in giardino o sui balconi.

Curiosità sulla Camelia

E’ ricca di affascinanti curiosità la storia della camelia che deve il nome al missionario gesuita Georg Joseph Kamel, vissuto tra il 1661 e il 1704. In passato la camelia, grazie alla caratteristica di vivere centinaia di anni, era simbolo di immortalità: ancora oggi viene piantata nei giardini dei templi buddisti. La prima camelia giunse in Italia nel 1760 nel parco della Reggia di Caserta grazie all’amicizia di Lord Nelson con l’ambasciatore inglese Sir Hamilton. In Europa la camelia fu di gran moda nell’Ottocento e le signore dell’alta società (ma anche gli uomini) usavano la camelia come ornamento dei propri abiti. In tempi più recenti, sarà Coco Chanel a scegliere questo fiore come simbolo della sua prestigiosa Maison. La camelia varcò anche la soglia della cultura con Alexandre Dumas che nel 1848 pubblicò “La dame aux camélias”, ripreso da Giuseppe Verdi nella Traviata (1853).
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