Montani attacca su ospedale unico

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Senatore Enrico Montani, Lega, a margine del Consiglio Comunale aperto di ieri sul tema sanità del VCO.

  
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“Finalmente Marchionini ha calato la maschera: ora è chiaro a tutti che il sindaco di Verbania e il Pd vogliono chiudere l’ospedale cittadino”. All’indomani del consiglio comunale aperto sulla sanità, il commissario Lega del Verbano, Enrico Montani, prende nuovamente posizione sul dibattito in atto.

“Già nel corso della presentazione del progetto della Regione nella sede della Provincia - dice Montani - era stato ricordato agli smemorati che il sindaco Marchionini aveva firmato il protocollo che sanciva di fatto la chiusura del Castelli. Dopo pochi anni e mille giravolte, in questi giorni torna ad essere di nuovo chiaro il suo intento: chiudere il Castelli”. Montani definisce Marchionini l’”amministratore delle giravolte” e bolla il suo atteggiamento come “politicamente vergognoso”.

“Ci spieghi il sindaco, una volta per tutte, quando il plesso di Verbania sarà chiuso, dove vorrebbe realizzare quello nuovo, perché a nessuno questo passaggio è chiaro. Sulla collina di Ornavasso? O sulla piana di Ornavasso? A Gravellona, forse? Oppure, magari, in quel di Fondotoce? Piedimulera pare di no, d’altronde il sito è stato bocciato dal referendum voluto dal Pd… Insomma, Marchionini dimostra di avere le idee molto molto confuse e, soprattutto, di agire in base a ciò che il suo partito via via le ordina. E con lei si è accodato il voltagabbana Albertella, che dopo aver fregato i nostri elettori, ora si erge ad arbitro della situazione…”.

Il commissario Lega Verbania -nonché parlamentare della Repubblica- rilancia la sua ricetta-sanità: “Grazie alla Lega la Regione stanzierà 35 milioni di euro per ristrutturare e potenziare il Castelli, mantenendo il Dea grazie a nuove norme cui si sta lavorando. Poi, siccome fare politica significa offrire prospettive a medio-lungo termine, chiederemo al governatore Cirio e all’assessore Icardi, sulla scia di quanto già fatto al Coq di Omegna e in Liguria, dove sono stati mantenuti i tre ospedali pubblici convenzionandoli con un privato, se non il sia il caso di percorrere questa strada anche a Verbania”.
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