Intitolazione ad Anna Antonini dell'Istituto Comprensivo di Verbania Trobaso

Mercoledì 11 dicembre, alle ore 17, Presso la scuola Ranzoni di Verbania, si terrà la cerimonia di intitolazione dell’Istituto Comprensivo di Verbania Trobaso ad Anna Antonini.

  
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Anna Caterina Antonini in Calderoni detta Nin (1906-1999) era molto conosciuta perchè “L’éva la levatrìce e l’à fai nass tanci fiöi”

Anna Antonini nasce il 9 ottobre 1906 da famiglia contadina, unica figlia con quattro fratelli maschi.

Da ragazza lavora nel mondo contadino montanaro e nelle industrie; a tutto ciò unisce la passione per il ricamo, passione che l’accompagnerà per tutta la vita.

Alla morte della mamma decide di dare una svolta alla sua vita e, su indicazione del medico del paese, inizia a studiare da ostetrica, trasferendosi a Torino.

Si diploma nel 1935, si sposa con Aldo Calderoni e nel 1938 si trasferisce a Trobaso diventando la levatrice dei comuni di Trobaso, Cossogno e San Bernardino Verbano.

Da quegli anni in poi, la sua vita si svolge tra la cura della famiglia e dei suoi sette figli e il suo lavoro da ostetrica. Anna ama molto il suo lavoro che la porta a spostarsi tra i paesi ad assistere le partorienti, a piedi, in bicicletta o con mezzi di fortuna, con qualsiasi tempo ed a qualsiasi ora.

Quando non è possibile, specialmente nei tempi duri della guerra,
ospita la partoriente a casa sua. L’assistenza alle partorienti non si esaurisce alla nascita del bambino, ma continua con la sua presenza fatta di accompagnamento, di consigli, di presenza nei momenti importanti della famiglia. Quanti bambini aiuta a nascere! Quanti la ricordano ancora con affetto e riconoscenza!

Anna Antonini non è un personaggio “della grande Storia”, ma della semplice storia di tutti i giorni, della vita del popolo con le sue fatiche e le sue ricchezze. È un esempio di carattere scherzoso e volto all’ottimismo, di amore, dedizione e passione per il proprio lavoro e per la propria terra, per la montagna in particolare, è un esempio di tenacia e forza nel superare le difficoltà della vita, di attenzioni per la propria famiglia, di amore per la vita.

La figura di Anna Antonini è espressione della nostra territorialità, del legame col mondo infantile e, di riflesso, con la scuola, del legame con molti degli antenati (li ha fatti nascere!) di coloro che frequentano le nostre scuole. È un personaggio degno del ricordo delle attuali e delle future generazioni.

“Le mani della mamma erano veramente preziose, hanno aiutato a venire al mondo tanti bambini! Le sue mani sono sempre state operose e creative: il ricamo è diventato espressione della sua gioia di vivere: ha impreziosito con i suoi ricami le finestre e le tavole di tutti i suoi figli e nipoti. Ogni volta che terminava una sua opera, ne era molto soddisfatta e orgogliosa” (Dai ricordi “Le mani preziose di una levatrice” della figlia Marina)
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