Quaretta su sanità VCO

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato Augusto Quaretta, Sindaco di Quarna Sopra, riguardante le dichiarazioni dell'Assessore alla sanità Icardi, sul futuro della sanità locale.

  
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Le ultime dichiarazioni in Consiglio regionale dell'Assessore alla sanità Icardi, imbarazzano il territorio del VCO ma non sorprendono; cosa ci si può aspettare quando la linea di un partito e del politico locale momentaneamente più forte di turno, sovrasta quella del buon senso e della responsabilità ??
Sono convinto che il Presidente Cirio sia una persona capace e attenta; purtroppo lui, il suo partito ed altri gruppi di maggioranza in regione sono solo azionisti di minoranza, costretti a subire le discutibili scelte di chi ha i numeri per determinare tutto o quasi...

Sulla pelle dei cittadini si gioca con le parole per confondere l'opinione pubblica; piana dell'Ossola, tra Villa e Domo, bassa Ossola, ospedale unico, ospedale nuovo e via dicendo...trascurando l'unico principio corretto che dovrebbe ispirare il futuro; quello della baricentricità che significa pari dignità per tutti i sindaci e quindi delle loro comunità che siano dell'Ossola, del Verbano o del Cusio!!
Pochi giorni fa due belle notizie per Omegna e il Cusio: la conferma da parte della Regione che il Coq potrà attivare come sempre convenzioni con altre ASL. Direi un atto dovuto dopo una sperimentazione lunga 15 anni con l'obiettivo di stabilizzata...ci mancava solo che dopo tutto sto tempo potesse essere chiarito ogni aspetto!
L'altra bella notizia, per nulla scontata, è la decisione dei comuni del novarese di rimanere nella nostra ASL!
D'altra parte lo avevano già dimostrato con la loro presenza alla riunione dei sindaci del Cusio e alla Conferenza dei Sindaci. Di questo si dovrà tenere conto per ribadire che la posizione baricentrica del nuovo ospedale o ospedale unico, deve essere definita considerando l'area da San Maurizio d'Opaglio a Domodossola e Cannobio, passando da Omegna, Gravellona e Verbania! In regione non possono ignorare questa volontà!

L'unica cosa sensata che si pensava che l'assessore avesse detto e cioè quella che la "decisione sulla posizione dell'ospedale unico sarebbe spettata alla Conferenza dei Sindaci", è stata smentita dallo stesso assessore, dopo essere stato tirato per la giacca dai "suoi e quindi la scelta sarebbe delegata solo ai sindaci dell'Ossola, come se esistessero sindaci e comunità di serie A e di serie B !? Assurdo!!

Detto questo spero e confido in un segnale forte e chiaro da parte del consiglio comunale di Omegna che si riunirà il 23 dicembre.
So di una proposta di documento che dovrebbe essere presentato per difendere ovviamente il Coq e ribadire la necessità di un'adeguata revisione dell'assistenza sanitaria territoriale e che però lascerebbe spazio di manovra per la realizzazione dell'ospedale nuovo o unico nella "bassa Ossola".
Premesso che la bassa Ossola potrebbe partire anche da Mergozzo in su...dopo la presa di posizione di Icardi che rappresenta uno schiaffo istituzionale al Cusio e al Verbano, credo sia necessario più che mai ribadire il principio di baricentricità, equidistanza, dignità e attenzione per tutti, da San Maurizio d'Opaglio a Domodossola a Cannobio, passando per Verbania e Omegna.
In realtà ricordo che il consiglio comunale di Omegna si era già espresso a favore dell'ospedale di Ornavasso! Non capisco perchè dovrebbe cambiare idea proprio adesso che qualcuno sta cercando giocarci un brutto scherzo?!

Da parte mia, se il sindaco di Omegna volesse riappropiarsi del suo ruolo di sindaco di riferimento di tutto il Cusio, portando avanti le indicazioni del consiglio comunale di Omegna e le indicazioni di tutti e ripeto tutti i sindaci del Cusio che si sono espressi per tutelare l'ospedale di Omegna e per chiedere alla Regione di prevedere il nuovo ospedale tra Ornavasso, Gravellona e Fondotoce, sono pronto a farmi da parte subito per lasciargli il posto nella Rappresentanza dei Sindaci.
Fino a quando lui non si sentirà di farlo per non urtarsi con il suo partito,farò di tutto per difendere la storia dell'ospedale di Omegna a cui più volte è stato chiesto e imposto di fare sacrifici e i diritti dei cittadini del Cusio.
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