“Yes Volunteering”

Si è chiuso a Verbania venerdì 20 dicembre il primo incontro di “Yes Volunteering” un progetto dedicato al confronto e allo scambio di buone pratiche nel mondo del volontariato formativo.

  
a-
+
Il progetto finanziato dall’Unione Europea con il programma Erasmus+, nell’ambito dell’Azione Chiave 2, Partenariati Strategici Adulti, ha come capofila la cooperativa sociale Aurive e ha visto la partecipazione di 5 organizzazioni europee partner: Rightchallenge (Portogallo); InterAktion (Austria); Yasam Boyu Egitim Dernegi (Turchia); Novo Mesto (Slovenia); Deses 3 (Spagna).

“Yes volunteering” mette al centro delle riflessioni l’idea di volontariato, valorizzando aspetti di inclusione sociale, ma soprattutto considerando il tema delle competenze acquisibili nei progetti, competenze che per molti giovani possono rappresentare occasioni concrete di ri-orientamento e di professionalizzazione.

Per questa proposta Aurive si è ispirata alla sua esperienza nel servizio civile nazionale e poi universale, un’attività che nel Verbano Cusio Ossola ha visto la gestione di numerosi progetti, che a partire dal 2004 ha portato giovani tra i 18 e 28 anni a fare importanti esperienze presso enti pubblici, musei, parchi naturali, associazioni, consorzi socio-assistenziali.

Nel servizio civile molti giovani “fragili”, provenienti da situazioni di svantaggio o da percorsi scolastici interrotti hanno maturato autostima, fiducia, nuove consapevolezze, imparando nell’impegno quotidiano dei progetti sociali un metodo che li ha guidati nel ripensare la propria carriera attraverso lo studio e il lavoro.

Con “Yes volunteering” vogliamo cercare in Europa altri modelli positivi, confrontarli e completare il progetto con una raccolta ragionata di interventi replicabili condivisi attraverso un sito, un social media management coordinato, un e-book, che sarà il prodotto finale.

“In questi giorni abbiamo iniziato a conoscere molte esperienze d’eccellenza legate al volontariato formativo” sottolinea Francesca Bellomo, project manager di Aurive e responsabile dei progetti europei “con una grande ricchezza di spunti provenienti da organizzazioni che si occupano di neet e giovani in difficoltà, migranti, famiglie svantaggiate, persone a rischio marginalità sociale, povertà culturale”.

“Ci ha colpito” continua Bellomo “la professionalità e il livello di innovazione delle proposte presentate dai partecipanti. Abbiamo trovato elementi di continuità con il nostro lavoro e nuove idee, strumenti, che sono stati subito inseriti per organizzare le varie attività del progetto sia nella gestione che nella comunicazione”.

L’incontro, ospitato nelle sale dell’hotel “Il Chiostro” di Verbania è stato un’importante occasione di confronto e ha gettato le basi per una programmazione biennale, che vedrà il prossimo incontro in Portogallo a marzo 2020, per poi proseguire ogni quadrimestre presso ognuno dei partner e concludersi in Spagna nell’autunno del 2021.
Leggi QUI il post completo