Coronavirus: aggiornamenti (10/4/2020 - ore 19.00) da Regione Piemonte

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 1.021 (156 in più di ieri).

  
a-
+
Così ripartiti 60 (+4) in provincia di Alessandria, 56 (+11) in provincia di Asti, 50 (+6) in provincia di Biella, 99 (+9) in provincia di Cuneo, 62 (+20) in provincia di Novara, 564 (+91) in provincia di Torino, 66 (+7) in provincia di Vercelli, 47 (+6) nel Verbano-Cusio-Ossola, 17 (+2) provenienti da altre regioni.

Altri 943 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 1.591

Sono 104 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 32 al momento registrati nella giornata di oggi. Occorre ricordare che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi covid.

Il totale complessivo è ora di 1.591 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 308 ad Alessandria, 83 ad Asti, 109 a Biella, 107 a Cuneo, 162 a Novara, 641 a Torino, 86 a Vercelli, 75 nel Verbano-Cusio-Ossola, 20 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte (3 in meno di ieri, in quanto risultati residenti in Piemonte).

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 15.412 le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 2.147 in provincia di Alessandria, 716 in provincia di Asti, 640 in provincia di Biella, 1.326 in provincia di Cuneo, 1.411 in provincia di Novara, 7.375 in provincia di Torino, 738 in provincia di Vercelli, 794 nel Verbano-Cusio-Ossola, 193 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi.

I restanti 72 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 394

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 60.271 di cui 31.071 risultati negativi.



LEGENDA ALLEGATO AL BOLLETTINO
E’ allegata al bollettino di questa sera la tabella riassuntiva dei dati di oggi.
Per agevolare la lettura della tabella, si riporta qui di seguito la legenda.
Totale test processati: sono tutti i test effettuati, compresi quelli ripetuti sulla stessa persona, ad esempio per accertare la guarigione virologica, e quelli processati, ma in fase di refertazione
Totale casi negativi: sono le singole persone con una diagnosi negativa
Totale casi positivi: sono le singole persone con una diagnosi positiva

______________________________________________________________


CORONAVIRUS PIEMONTE, TRASPARENZA SUI DATI DELLE FORNITURE DELLA PROTEZIONE CIVILE

In relazione ai dati citati oggi da La Stampa sulle forniture inviate in Piemonte dalla Protezione Civile nazionale per l’emergenza coronavirus covid19, l’Unità di crisi della Regione Piemonte fornisce la tabella in allegato, certificata dalla responsabile dell’Area acquisti beni e servizi della stessa Unità di crisi, Grazia Ceravolo, ed eventualmente corredabile dalle bolle di accompagnamento, debitamente controfirmate dai vettori.

Nel caso dei caschi Cpap per terapia sub-intensiva, si rileva che l’Unità di crisi aveva effettuato un ordine da 5 mila unità che non è mai arrivato pienamente a destinazione.

Con questa incontrovertibile documentazione, si continua a ribadire il fatto che il Piemonte non solo non è stata una Regione privilegiata, ma ha ricevuto risorse molto al di sotto del fabbisogno minimo vitale.

Tanto si doveva dopo l’invito alla trasparenza rivolto alla Regione Piemonte dal capogruppo Leu alla Camera, Federico Fornaro.

_______________________________________________________


CORONAVIRUS PIEMONTE, MEDICI DI MEDICINA GENERALE E PEDIATRI IN RETE SULLA PIATTAFORMA REGIONALE CONTRO IL COVID. L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’, LUIGI ICARDI: «UNIAMO LE FORZE CONTRO IL VIRUS»

Da questa mattina i 3.500 medici di Medicina generale e pediatri di libera scelta del Piemonte possono non solo consultare in tempo reale i dati dei propri assistiti contagiati dal covid19, ma anche segnalare ai Servizi di igiene e sanità pubblica (Sisp) i casi sospetti di contagio.

Si tratta della nuova applicazione della piattaforma informatica che l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha messo a disposizione di prefetti, sindaci, operatori sanitari, forze dell’ordine e medici di base coinvolti nella gestione dell’emergenza.

«Grazie alla tecnologia – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – anche i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta sono ora in grado di implementare notevolmente e con la massima tempestività il loro contributo nell’attività di individuazione di nuovi casi di contagio. Tutti insieme stiamo lavorando al massimo delle potenzialità, con la condivisione di ogni informazione funzionale».

La funzionalità introdotta consente di superare le attuali modalità (mail, cartaceo, eccetera) di interscambio informativo, riducendo al minimo le procedure di segnalazione di pazienti asintomatici e sintomatici, con il corredo di una sintetica descrizione del quadro clinico.

L’accesso on line dei medici di medicina generale alla piattaforma covid Piemonte era stato attivato ad inizio settimana, ma solo per la consultazione dei dati covid dei rispettivi assistiti.

«Il dato molto confortante – fa notare l’assessore Icardi – è che oltre il 60 per cento dei medici di medicina generale sta già regolarmente usando la piattaforma».

La piattaforma regionale covid19 è un sistema gestionale completo e flessibile, con soluzioni tecnologiche open source in cui le informazioni sono fruibili facilmente anche in mobilità e con dispositivi diversi.

Nel dettaglio, la Piattaforma permette il tracciamento dei contatti di cura (dalla richiesta del tampone all'eventuale ricovero e in quale intensità di cura, al post dimissioni in isolamento domiciliare, o in struttura individuata dall'asl territoriale del paziente; alle persone "a rischio" contagio poste in quarantena dai SISP; alla segnalazione da parte dei MMG/PLS verso i SISP dei casi sospetti; guarigioni e decessi), degli esiti dei tamponi, della gestione dei posti letto nelle strutture e dell’anagrafica unica pazienti.
Leggi QUI il post completo