Anche oggi in casa - 32

Ieri sera abbiamo guardato tutti insieme un film alla tv. Il divano era occupato dal nonno e da mio marito, ai loro piedi Gianmaria e Francesco.

  
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Le teste dei bambini appoggiate sulle gambe dei grandi sembravano aspettare di essere accarezzate e i capelli arruffati. La nonna ed io sedute sulle poltrone. Sembrava una vivace polaroid di una famiglia senza pensieri.

Film carino, per famiglie seguito da un documentario interessante e coinvolgente, che ha creato motivo di discussione e di curiosità. Il nonno ha guardato l’orologio e alzandosi ha stabilito che era arrivato il momento di andare tutti a dormire.

Veloce scappata in bagno per lavarsi i denti e preparasi con il pigiama, tutti pronti, baci e auguri di buona notte.

E’ stata una serata all’insegna della famiglia e si è conclusa con un atto che avrei definito non educativo ma... ebbene si, nel lettone ho trovato ridacchianti Gianmaria e Francesco.

Volevano dormire con me, volevano commentare il film e il documentario, volevano che raccontassi scene di vita di prima, quando invitavamo a casa i loro amici con i genitori, gli zii con i cuginetti, altre persone.

Di quando si usciva per andare al parchetto con bicicletta o monopattino e poi si andava a prendere il gelato, di quando, prima di uscire, mettevano cerotti su ferite inesistenti alle gambe a dimostrazione del loro coraggio nel fare acrobazaie sulla pista di skateboard.

Zitti, zitti è ora di dormire. Lo avrò ripetuto decine di volte prima che all’improvviso attorno a me... Grande silenzio!

Fuori ,lontano da noi il coronavirus.
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