Interventi per incentivare gli spostamenti in bicicletta

L’associazione Bicincittà VCO rivolge un appello per rendere davvero le nostre città più sicure per chi si muove in bici.

  
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Gentili amministratori,

vi rivolgiamo un appello per rendere davvero le nostre città più sicure per chi si muove in bici. Con le misure previste nel cosiddetto Decreto Rilancio e le sperimentazioni consentite dal Ministero dei Trasporti, possiamo davvero fare in modo che al posto dell'auto privata, ci si muova in bicicletta per le strade delle nostre città.

Noi di Bicincittà VCO ci rendiamo disponibili a un incontro con gli amministratori per mettere in condivisione le nostre conoscenze e sensibilità. A tal proposito vorremmo condividere con voi alcune riflessioni e avanzare delle proposte concrete.

MOBILITÀ E COVID19
Alcune misure volte ad impedire/contenere la diffusione della pandemia del Covid 19 riguardano l’intero sistema del trasporto pubblico attraverso il distanziamento dei passeggeri e quindi la riduzione della sua capacità con conseguenze non ancora del tutto prevedibili.

L’effetto sarà la forte riduzione dell’offerta del trasporto pubblico urbano ed extra urbano non compensato e non compensabile (o solo in parte) né dall’aumento dei mezzi in esercizio, né dallo smart working, né da piani regolatori degli orari, con l’inevitabile incentivazione del trasporto individuale e privato.

E’ quindi prevedibile un massiccio aumento del traffico veicolare, ulteriore congestione, ulteriore inquinamento tanto più importante quanto più efficiente il sistema del trasporto pubblico compresso e ridotto. Gli effetti saranno pienamente visibili alla ripresa delle scuole e della attività produttive che ridurranno progressivamente lo smart working da settembre. In previsione di tutto ciò, alcune misure governative riguardano la mobilità sostenibile volte a contenere l’aumento del trasporto veicolare individuale attraverso l’uso delle due ruote nelle sue varie tipologie.

Molte città, attingendo a Piani e Programmi già redatti, hanno annunciato interventi a basso costo lungo la rete viaria urbana per la realizzazione di percorsi ciclabili attraverso l’uso di segnaletica orizzontale, riduzione delle corsie, riduzione o eliminazione della sosta ai margini. Il Covid 19 coglie però i maggiori centro del VCO impreparati poiché nulla è stato pianificato e programmato in passato. Molto inchiostro è stato versato per fare previsioni sui cambiamenti che la pandemia porterà nelle nostre società, quelli della mobilità sostenibile potrebbero essere un esempio su come trasformare la necessità di oggi nella virtù non avuta ieri.

PROPOSTE GENERALI
Le indicazioni/suggerimenti che riguardano interventi in ambito urbano, inquadrabili in Piani per la Mobilità Ciclistica e Programmi attuativi mai fatti, sono riconducibili agli assi viari “strutturali” dei nostri paesi che assumono una valenza “trasportistica” reale nell’economia della mobilità urbana, che per Verbania riteniamo che siano: Corso Nazioni Unite e Via Vittorio Veneto (dalla Beata Giovannina fino alla Canottieri di Intra); Viale Azari (da Piazza Gramsci al ponte del Plusc); Via Renco, Via Battaglione Intra e Via Brigata Valgrande (dalla rotatoria su Via De Notaris alla foce del San Bernardino); Corso Cobianchi, Corso Cairoli, Via Repubblica (dalla intersezione con Corso Mameli alla intersezione con Via Battaglione Intra); Via Troubetzkoy, Via delle Magnolie e Corso Zanitello.

Trattandosi di ambiti urbani ad alta intensità di attività residenziali, terziarie e commerciali, nonché servizi pubblici, e quindi con frequenti possibili innesti di utenti, sono necessari percorsi monodirezionali su ambo i lati della carreggiata stradale (peraltro meno pericolosi di quelli bidirezionali su un solo lato), indicati con segnaletica orizzontale ed eventualmente evidenziati con trattamento cromatico sull’intera larghezza utilizzando materiali tipo street print o similari.
La larghezza dei percorsi può variare da 80/90 cm fino a 125 cm in considerazione dell’ampiezza disponibile della carreggiata e delle corsie. Molti sono inquadrabili in “zone 30”, in quanto in prossimità di scuole o attività sensibili, e le corsie di marcia del traffico veicolare possono essere ridotte per una moderazione del traffico unitamente ad altre misure (scicane, deviazioni, restringimenti, elementi verticali, ecc), al fine di riorganizzare la strada in rapporto al limite di velocità e quindi indurre un rallentamento.

PROPOSTA PER VIA VITTORIO VENETO
Convinti che una vera politica turistica si debba fare con la qualità ambientale sostanziale, rinnoviamo l’invito all’Amministrazione ad intervenire per migliorare la pista ciclabile di Via Vittorio Veneto che costituisce un’opera di grande richiamo locale e turistico che oggi si caratterizza con:

- troppo traffico (veloce);
- troppa prossimità (distanziamento difficile);
- promiscuità difficile (tra pedoni e bici e tra traffico veicolare e la stessa pista);
- ergo, troppo pericolo per un posto tanto ameno e spettacolare.

La lacunosa concezione (ambientale e viabilistica) di un’ottima intuizione politica viene resa ancor più evidente dal Coronavirus che rende necessari interventi di correzione (e forse anche un ripensamento complessivo della stessa pista).

Primi interventi a basso costo:
- consentire il traffico ai soli residenti ed a quello diretto alle strutture ricettive esistenti e future;
- rendere “strutturale” la “zona 30” attraverso restringimenti fisici della corsia a senso unico (max ml 2,80/3,00), posa di dossi continui e ripetuti; formazione di scicane con ostacoli. Gli interventi di medio/lungo periodo:
- rendere il traffico veicolare a bassa velocità “ospite” di uno spazio prevalentemente pedonale;
- variare le pavimentazioni esclusivamente bituminose con diversificazioni di vario genere in corrispondenza di slarghi pedonali e preesistenze ambientali significative (intersezioni ed ingressi di ville) eliminando i dossi artificiali;
- introduzioni di arredi ed alberature.

Per eventuali comunicazioni: bicincitta@gmail.com cell: 346 701 3266
(Milena) - 335 725 1395
(Asterio) – 340 066 0494 (Ennio)

Per l’associazione Bicincittà VCO La presidente
Milena Dipietrantonio
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