Ristorni dei frontalieri "non vanno bloccati"

Le trattative fiscali in corso con l'Italia si trovano in una fase avanzata e con buone prospettive di riuscita. Per la Deputazione ticinese alle Camere federali non è il momento di fare strappi.

  
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Dal sito: tio.ch
Un blocco dei ristorni dei frontalieri in questo momento sarebbe pregiudizievole per le trattative fiscali in corso con l'Italia.

Lo ha dichiarato ieri a Berna il presidente della deputazione ticinese alle Camere federali Fabio Regazzi (PPD), precisando che tutti i suoi colleghi si sono detti d'accordo con questa decisione dopo l'incontro di martedì con la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf e l'ambasciatore Jacques de Watteville.

Per la prima volta, la ministra delle finanze si è detta disposta a studiare l'eventuale adozione di misure unilaterali, qualora entro la fine della primavera 2015 non si dovesse giungere ad un accordo con Roma.

Questo impegno della consigliera federale è la vera novità dell'incontro di ieri che ha spinto la deputazione ad adottare simile decisione, decisione che verrà comunicata al Consiglio di stato ticinese, ha sostenuto tra l'altro il consigliere nazionale Marco Romano (PPD).

Regazzi ha ammesso che si tratta, da parte della deputazione, di una posizione "non molto popolare". Ma, come gli ha fatto eco Fabio Abate (PLR), un politico deve prendere "decisioni ragionate e poi valutare se quest'ultima è popolare: non sempre ciò che è popolare è ragionevole", ha sottolineato il consigliere agli Stati, secondo cui l'esito dell'incontro di ieri impone "un riesame della strategia politica - ossia la minaccia di un eventuale blocco dei ristorni, n.d.r - seguita finora".

Anche gli esponenti della Lega dei Ticinesi hanno sottoscritto l'accordo con Widmer-Schlumpf e condividono il contenuto della missiva che verrà inviata al governo ticinese. Roberta Pantani, giunta all'incontro con poche aspettative come da lei stessa dichiarato, è rimasta favorevolmente impressionata dalle spiegazioni dettagliate della ministra delle finanze e dell'ambasciatore sull'evoluzione delle trattative con Roma che dovrebbero portare dei vantaggi al Ticino.

Per Pierre Rusconi (UDC), i negoziati sono troppo importanti per anteporre gli interessi dei Ticino a quelli della Svizzera. Un blocco dei ristorni ora, visto quanto comunicato da Widmer-Schlumpf, sarebbe un autogol. Marina Carobbio (PS) ha lodato la coesione delle deputazione ticinese alle Camere su questo spinoso dossier.


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