Medici di Famiglia rispondono a Regione

Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Consiglio Direttivo FIMMG, in risposta alla richiesta di Regione Piemonte, di verifica sull'apertura degli studi di medicina generale.

  
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“Quousque tandem abutere patientia nostra?”

Oggi i medici di Famiglia hanno ricevuto, per conoscenza, una comunicazione della Regione alle ASL perché “siano messe in atto opportune verifiche circa l’apertura degli studi medici di medicina generale”.

In qualità di segretario della Federazione Medici di Famiglia del VCO, rimango basito ed fortemente rammaricato e penso di interpretare la stato d’animo di tutti i colleghi che durante questo periodo emergenziale e non solo hanno dato non il 100 per 100, ma molto di più e a “mani nude”!

Mi chiedo “siamo su scherzi a parte?”
Qualcuno preferisce additare la “pagliuzza” nei nostri occhi e non vedere la propria trave?

Ribadisco gli studi medici principali sono e sono sempre stati aperti e accessibili, certo con regole dettate dalla prudenza e dalla convenzione e quindi su appuntamento cercando di soddisfare ogni richiesta urgente e non differibile.

C’é stata qualche lamentale da parte di qualche sindaco?
Ci venga detto con chiarezza, ricordando a quel sindaco che prima di segnalare in Regione, poteva chiamare il “suo” medico o domandare delucidazioni al Distretto.

Ogni medico, nella proprio comunità, cerca e ha cercato sempre di costruire un clima di collaborazione stretta e di sinergia con la propria autorità locale.

Tuttavia, Regione, per opportuna conoscenza, ti dó io due numeri solo della mia attività in qualità di medico di famiglia:
21 febbraio - 22 maggio
3459 contatti/accessi per i miei assistiti
23 maggio - 28 luglio
2499 contatti/accessi per i miei assistiti
Questi numeri moltiplicali per tutti i medici di famiglia del VCO.

Quindi?
“Fino a quando abuserai della nostra pazienza?" e soprattutto "cui prodest?" alimentare un clima di incomunicabilità!

per il Consiglio Direttivo FIMMG
Dott. Antonio Lillo
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