Bonus e Superbonus alluvione

La Conferenza delle Regioni ha approvato una proposta di modifica alle prossima legge di bilancio dello Stato avanzata dalla Giunta regionale, su impulso del Consiglio regionale, che introduce gli incentivi previsti dal “Decreto rilancio”.

  
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Estesi dal “Decreto Agosto” alle aree colpite dai terremoti del 2009, 2016 e 2017, anche per le zone del Piemonte che sono state gravemente danneggiate dall’ultima alluvione del 2 e 3 ottobre scorso. Si tratta in particolare di misure di agevolazioni fiscali legate alla ristrutturazione degli immobili, quali l’aumento del 55% del bonus per la riqualificazione sismica ed ecologica degli edifici, e del superbonus del 165% come alternativa al contributo per la ricostruzione, fruibile per il ripristino di fabbricati e abitazioni.

La richiesta di stanziamento stimata e richiesta dalla Regione al governo è di 5 milioni per il 2021 e di 6 milioni per il 2022.

«L’iniziativa che abbiamo intrapreso su sollecitazione del Consiglio regionale - dichiara il vicepresidente e assessore all’Urbanistica della Regione Piemonte, Fabio Carosso - ha una triplice valenza. Innanzitutto, si tratta di venire incontro con un sostegno economico fattivo alle tante famiglie e imprese che sono state pesantemente colpite da una calamità naturale ed è giusto che siano sostenute dalle istituzioni nella ricostruzione delle loro abitazioni e delle loro attività. In secondo luogo, le misure richieste contribuiranno ad accelerare la ripresa del settore edilizio e quindi dell’economia della zona, anch’essa messa a dura prova dall’alluvione. Infine, se i fondi verranno concessi, si potrà avviare un’opera di riqualificazione urbanistica importante, con la ricostruzione o la ristrutturazione di edifici non solo eco-sostenibili, ma anche in grado di reggere meglio agli urti di un evento avverso, che ci auguriamo non avvenga mai, come quello dell’ottobre scorso».

«In attesa dei contributi promessi dal governo per gli interventi nelle aree alluvionate a inizio ottobre – sottolinea l’assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte Marco Gabusi - ci stiamo muovendo a tutti i livelli per poter aiutare le popolazioni colpite a risollevarsi. A fronte di oltre un miliardo di danni al momento ci sono stati destinati appena 15 milioni, chiaramente insufficienti per il ripristino della normalità; da qui l’importanza di mettere in campo ogni altra misura utile per dare un aiuto concreto alle tante persone che hanno perso beni e attività. Alla luce dell’inadeguatezza delle risorse stanziate da Roma l’amministrazione regionale si è impegnata a reperire altre coperture per gli interventi al di là del tradizionale Fondo di solidarietà nazionale, scandagliando ogni possibilità attualmente disponibile».
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