Preioni: “Sanità Vco: il progetto esiste ed è chiaro"

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Alberto Preioni (Lega Salvini Piemonte): “Sanità Vco: il progetto esiste ed è chiaro; c’è un tempo per parlare e uno per lavorare”.

  
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Respingo al mittente gli attacchi strumentali: c’è un tempo per parlare e uno per lavorare, caro sindaco. Sentirsi rimproverare dal Pd, che in cinque anni di Regione non ha fatto nulla al di là del progetto per l’ospedale sulla collina di Ornavasso andato fallito, di essere in ritardo e di tacere, è francamente ridicolo e imbarazzante. Questa amministrazione si è insediata a Torino a maggio del 2019, diciotto mesi durante i quali tutti, dal primo all’ultimo, ci siamo rimboccati le maniche per recuperare il tempo perduto dai democratici per quanto riguarda la sanità, e nel frattempo abbiamo dovuto gestire una pandemia che ancora oggi miete morti ogni giorno e che ha mutato gli scenari futuri. E’ utile ricordare questi fatti e, soprattutto, sottolineare che il Pd voleva chiudere il Castelli di Verbania e ora, anziché offrire collaborazione su una materia così importante e nell’interesse dei cittadini del Vco, continua indomito a produrre ostacoli e sollevare polemiche politiche”.

Lo dichiara il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni, che risponde così alla lettera ricevuta dal sindaco di Verbania Silvia Marchionini circa il futuro della sanità del Vco.

“Il sindaco di Verbania pare sia interessata solo a creare polveroni. E invece – spiega Preioni – a inizio 2021 ci sarà consegnato lo studio dall’Ires, l’istituto regionale di ricerche economiche e sociali cui abbiamo rivolto le nostre valutazioni, e soltanto dopo ritengo che sarà convocata la rappresentanza dei sindaci. Ora serve la massima collaborazione e condivisione da parte di tutti per riorganizzare la sanità in un territorio montano, c’è bisogno di capire quali siano le soluzioni migliori per una provincia come la nostra, dove la gente ha oggettive difficoltà negli spostamenti. In linea di principio – dice ancora Preioni – il domani del Verbano Cusio Ossola prevede comunque tre ospedali. Omegna col Coq-Madonna del Popolo: un’esperienza positiva di gestione mista pubblico-privato, che proseguirà e migliorerà ancora. Per quanto concerne Verbania, invece, nessuno vuole togliere il nosocomio al capoluogo, una città che peraltro accoglie e raccoglie oltre ai residenti anche milioni di turisti e necessita, pertanto, anche del mantenimento del Dea. Come ho già avuto modo di dichiarare, dobbiamo trovare una soluzione per garantirlo e potenziare il Castelli, senza scartare a priori la possibilità che un privato decida di investire. A Domodossola – aggiunge Preioni – vogliamo infine garantire un ospedale capace di rispondere ai bisogni di salute di una zona morfologicamente molto particolare. Aspettiamo dunque di ricevere e studiare il piano Ires, dopo di che si deciderà se confermare la scelta già votata dai sindaci di costruire una struttura nuova nella piana tra Domo e Villa, oppure se ampliare il S. Biagio. Non ultimo – conclude Preioni – insieme alla direttrice dell’Asl Vco Chiara Serpieri sarà indispensabile implementare la medicina territoriale, che deve diventare centrale e si dovrà puntare sulle case della salute da aprire nelle valli, per garantire un servizio agli anziani che lì abitano”.
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