Giornata di Raccolta del Farmaco: raccolti 7000 farmaci

Sono stati circa 7.000 i farmaci raccolti nelle 72 farmacie delle province di Novara e VCO che hanno aderito alla XXI Giornata di Raccolta del Farmaco svoltasi nei giorni scorsi.

  
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Un calo del 20% rispetto all'edizione record del 2020 in cui erano stati raccolti 8500 confezioni ma comunque un risultato molto positivo anche in considerazione della pandemia che certamente ha influito negativamente sullo svolgimento dell'iniziativa; a cominciare dalla mancanza dei volontari che non erano presenti in gran parte delle farmacie coinvolte come avveniva nelle precedenti edizioni. Pur non conoscendo ancora il risultato definitivo a livello nazionale i primi dati sembrano confermare un calo su tutto il territorio nazionale.

Sono stati gli stessi farmacisti che si sono sostituiti ai volontari coinvolgendosi ancora di più, a volte indossando loro stessi la tradizionale pettorina dei volontari.
A loro, oltre che naturalmente a tutti i cittadini che hanno donato uno o più farmaci, va il grazie del Banco farmaceutico e degli Enti assistenziali che riceveranno i farmaci nei prossimi giorni.

E'stato un anno molto impegnativo per le farmacie che hanno vissuto e stanno ancora vivendo l'emergenza Covid sul territorio, il luogo che, dopo gli ospedali, rappresenta il secondo fronte in cui si sta combattendo la battaglia contro la pandemia.
Così, dopo aver fatto i salti mortali per soddisfare le esigenze di mascherine, prodotti per il Covid, consegne a domicilio, test sierologici e tamponi, quasi la metà dei farmacisti delle due province ha accettato la sfida che il Banco farmaceutico ha voluto lanciare, nonostante la situazione e il clima sociale non fossero i più favorevoli.

Così in centinaia tra titolari e collaboratori sono scesi in campo in prima persona anche quest'anno, ribadendo così un ruolo essenziale per la loro vocazione di vicinanza alla nostra gente.
E' stato un gesto di solidarietà ma anche un segnale di speranza in un momento in cui occorre tornare alla normalità del vivere personale e comunitario; contro il clima di terrore che può causare danni collaterali anch'essi drammatici, la partecipazione generosa e spontanea di tante persone rappresenta un segno di rinascita delle relazioni sociali, condizione indispensabile e, insieme ai vaccini che stiamo aspettando, “anticorpo” per una pandemia che, oltre a causare vittime, rischia di distruggere non solo la nostra economia ma anche la vita sociale del nostro Paese.
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