Recuperati in una villa a Baveno i preziosi razziati a Casciago

Ancora una volta un’operazione della Digos ha portato al recupero di preziosi e opere d’arte rubati nelle ville d’epoca del Varesotto che stavano già per essere rivenduti: nove gli indagati.

  
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Dal sito:milanopost.info
Si tratta di gran parte della refurtiva prelevata in una villa di Casciago, per un valore di circa un milione di euro, che le forze dell’ordine hanno ritrovato impacchettata nelle cantine di una villa di Baveno. Ad uno degli indagati è stata sequestrata una chiavetta usb con cui le opere erano state visionate dagli acquirenti.

Vi sono quadri del Seicento, c’è anche un’opera del tardo quattrocento che vale decine di migliaia di euro, opere del naturalismo francese e italiano, come un C. A. Ramadier e un pezzo del pittore torinese Alessandro Lupo.

Ma oltre ai quadri vi sono anche lampadari antichi di Murano, vasi a mosaico del 700, interi set di argenteria con posate di varie leghe tra cui argento e bronzo di collezioni sette o ottocentesche.

E ancora calici di argento, brocche di avorio, candelabri di ceramica, cristalleria assortita, una pendola che da sola vale 3mila euro. Fermacarte di Murano, elefantini di giada, copritorta d’argento a forma di anatra, ventagli ottocenteschi, porcellane in oro e blu, portabottiglie d’argento, elefanti d’argento con corna di avorio.

Nonostante la grande mole di opere d’arte recuperate, molto maggiore era la quantità di refurtiva asportata da questa villa di una famiglia nobile di Casciago, mancano infatti, tra l’altro, alcuni dei pezzi più importanti: tre uova Fabergé appartenute a una collezione degli zar di Russia.
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