La LIDA Verbania entra nella questione canile

Riportiamo dalla pagina facebook della LIDA Verbania, Lega Italiana dei Diritti dell'Animale, Associazione di protezione ambientale, il testo del ricorso presentato alla determina dirigenziale del Comune di Verbania, che affida la gestione del canile municipale alla ditta Adigest.

  
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Il Comune di Verbania ha disposto per l'affido della gestione del Canile Comunale ad una srl.
La nostra Associazione ha presentato ricorso.

Da: "lida-verbania" lida-verbania@pec.it
A: "Comune di Verbania" protocollo@cert.provincia.verbania.it, protocollo@comune.verbania.it
Cc: protocollo@pec.aslvco.it, urp@aslvco.it, sanita.pubblica@regione.piemonte.it,"difensore.civico@consiglioregionale.piemonte.it" difensore.civico@consiglioregionale.piemonte.it
Data: Sat, 21 Jun 2014 07:48:47 +0200
Oggetto: Comune di Verbania - DD 880_2014 - Ricorso

Al Comune di Verbania

e p.c.
ASL VCO/Servizio SIAV
Regione Piemonte/Servizio di Sanità Animale
Regione Piemonte/Difensore Civico

La scrivente Associazione ricorre avverso la Determinazione Dirigenziale n. 880/2014 dei Servizi Territoriali che affida a Trattativa Privata la gestione del Canile Comunale per il periodo 1° Luglio 2014 – 30 Giugno 2019 per i seguenti motivi:

1) atto di competenza Consiliare come stabilito dall’Art. 42, comma 2, lettera e del TUEL;

2) mancata ripubblicizzazione del bando di gara e del relativo capitolato all’Albo Pretorio;

3) mancata acquisizione parere ASL.

In margine a quanto sopra ed a mero titolo di partecipazione si riporta la “volontà degli organi di governo di riconoscere agli animali, anche nelle impostazioni normative, quella dignità di soggetti che hanno conquistato nelle relazioni sociali” espressa nella presentazione dell’Accordo Stato-Regioni di cui al DPCM 28.2.2003 (GU 51).

Qualora vi fossero dubbi sui requisiti necessari per concorrere all'appalto di un servizio di questo genere gli organi competenti sono il SIAV dell'ASL/VB, cui spetta il rilascio dei pareri tecnici, ed il Servizio di Sanità Animale della Regione Piemonte per l

Infine, osserviamo che una cattiva gestione determina un aggravio dei costi reali in capo ai Comuni, disagi e sofferenze per gli animali ed i loro proprietari, aggravio di lavoro per i Servizi Veterinari e la Polizia Locale, nonché, fonte di polemiche e conflitti tra cittadini ed enti locali.e informazioni sulle procedure interregionali ed i requisiti dei concorrenti che in ogni caso presuppongono:

a) sussistenza dei requisiti e delle autorizzazioni previsti dalla Regione Piemonte con esclusione, per vizio di invalidità, di quelle rilasciate da altre Regioni;

b) osservanza degli obblighi fissati dall’art. 4 della L 281/91 che, tra l’altro statuisce “I comuni, singoli o associati, e le comunità montane provvedono a gestire i canili e gattili sanitari direttamente o tramite convenzioni con le associazioni animaliste e zoofile o con soggetti privati che garantiscano la presenza nella struttura di volontari delle associazioni animaliste e zoofile preposti alla gestione delle adozioni e degli affidamenti dei cani e dei gatti». (così aggiunto dall’art. 2, comma 371 della Finanziaria 2008 – Legge 244/2007).

Con osservanza.

Catia Del Cherico

Presidente Sez. LIDA di Verbania
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