Verbania Civica su mancanza aule al Cobianchi

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Gruppo civico, Verbania Civica, riguardante la carenza di aule all'Istituto Cobianchi.

  
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Una scuola, l’ Istituto Cobianchi, dall'estate 2020 fa sapere di aver bisogno di aule.

La provincia dopo un anno propone aule attrezzate, non si sa a quale costo, respingendo la collaborazione fattiva del Comune di Verbania, che agisce perché ritiene la formazione un tema su cui investire insieme, tramite la messa a disposizione di Villa Simonetta a Intra quale sede provvisoria (in grado di ospitare fino a 100 persone), da poco ristrutturata e ovviamente dotata di locali collaudati e agibili, ritenendo prioritario il diritto allo studio: una sede provvisoria per consentire alla provincia di fare la programmazione che dovrebbe con nuovi spazi (ad esempio su aree private vicine in disuso).

Ma a marzo una delibera della provincia rivendica di avere potere decisionale sull’edilizia scolastica delle scuole superiori e respinge, di fatto , la collaborazione offerta dal Comune .

Di pochi giorni fa la richiesta di fare proposte al Comune… a che gioco gioca Albertella?

Un pochino fuori tempo massimo da parte del consigliere provinciale che siede anche in consiglio comunale a Verbania. Ma si sa che quando non si vuole collaborare ma polemizzare ogni pretesto è buono!

Con un’arrampicata sugli specchi degna del miglior scalatori (scalatore sugli specchi, però) oggi scopriamo che la responsabilità è del comune di Verbania perché ha inteso aderire alla richiesta dell'Asl e della Regione di trovare spazi per formare più infermieri, necessità indispensabile!! Presso il Franzosini, di proprietà Comunale, concertando con ASL, Università del Piemonte orinetale e istituto Franzosini - Ferrini.

Ma quindi la Provincia vuole sopperire alla mancanza di aule del Cobianchi con un trasferimento al Franzosini?
Questa sì che è programmazione e quando e a chi lo avrebbero comunicato!!

Quindi la provincia, che poteva impegnarsi per il corso di laurea in scienze infermieristiche fornendo luoghi adeguati, oggi se la prende con gli universitari!

E non sapendo più come uscirne, non avendo pianificato nulla dal 2020 e, quindi, in totale ritardo sui tempi di ripresa dell'attività scolastica, particolarmente in fase di pandemia, arriva a proporre la realizzazione di aule container, non si sa dove, non si sa come, non si sa con quali disagi per gli studenti e, soprattutto, non si sa per quanto tempo, rischiando divengano aule definitive, come spesso accade in questi casi.

Sempre più inadeguati.
In attesa della prossima puntata.
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