M5S: "al 1° Consiglio Comunale, l’unica novità"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Movimento Cinque Stelle Verbania, che riprende le questioni del primo Consiglio Comunale e rilancia sulle proposte da loro avanzate e "cassate senza pensarci troppo".

  
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I "Grillini", gli unici a proporre fn dal primo consiglio comunale, tre ordini del giorno e una mozione, ovviamente ci si aspetta sempre di più, probabilmente sarà per la stima nei ns. confronti.

Quella che pareva a molti una prima seduta di Consiglio puramente formale conteneva tra gli ordini del giorno argomenti di importanza sostanziale sui quali era prevista la presentazione di emendamenti. Due erano i punti salienti a cui noi tenevamo particolarmente e per i quali ci siamo preparati, ovvero le linee programmatiche di governo e le linee guida per le assunzioni nelle società partecipate. Alcuni si sono sorpresi della presentazione degli odg alla prima seduta eppure noi ci siamo semplicemente attenuti a quello che dice lo statuto comunale, mentre altri si concedevano a discorsi ideologici di partito. Non abbiamo presentato proposte contrastanti a quelle del programma, al fine di evitare uno sterile muro-contro-muro, i nostri emendamenti erano volti a chiarire alcuni punti che, a nostro dire, avevano un significato vago.

In sintesi:

1. chiedevamo che il Bilancio Partecipativo, citato nell'introduzione del capitolo sulla partecipazione nel programma di Marchionini, diventasse azione, e che in tempi brevi venisse spiegato come lo si intendesse realizzare.

2. chiedevamo di spiegare quale fosse la linea sull'edilizia privata vista la confusione presente nelle linee programmatiche di Marchionini. Invece di lasciare frasi contrastanti come “basta cemento” ed “aumento dei proventi da permessi per costruire” noi proponevamo il Bilancio dei Volumi ZERO, ovvero il mantenimento costante dei volumi edificati della città.

3. chiedevamo che se fossero capitati imprevisti nella costruzione del CEM le spese NON venissero accollate sul bilancio comunale ma sull'opera, riducendo i costosissimi interni.

Quello che è avvenuto durante la seduta (registrata) è ormai storia: nessuno dei consiglieri (al di fuori di Bava e Brignone) ha voluto entrare nel merito delle nostre proposte e le ha “cassate” senza pensarci troppo, la collaborazione tanto decantata non c'è stata, una porta appena aperta e subito sbattuta in faccia.

Quando si è trattato di discutere i nostri emendamenti alle linee guida per partecipate il copione non è stato molto differente. Il partito unico pensava che andasse tutto liscio, pensava che prendendo il testo di zacchera e facendo copia e incolla non ci sarebbe stato nessun problema. Noi, invece, gli abbiamo messi alla prova proponendo delle correzioni più stringenti sui criteri di nomina dei rappresentanti del comune in enti, aziende ed istituzioni.

Abbiamo chiesto che si evitassero nomine “di parentela” facendo si che nessun parente di Consiglieri o Dirigenti Comunali potesse essere nominato; abbiamo chiesto che solo persone con certificato penale illibato e senza carichi pendenti possano rappresentare il comune. Anche qui ancora pochissimi commenti sul merito, se non qualche nota che sminuiva i valori di eticità e legalità in cui noi crediamo e che la politica dovrebbe iniziare a far suoi. Com’è finita.. un po' di caos tra i banchi nella maggioranza fa si che si approvi il nostro primo emendamento che non consente proroghe dopo il secondo mandato, bocciati tutti gli altri. A sorpresa, il sindaco accoglie la richiesta di Paracchini e allarga le maglie delle restrizioni ai parenti. Se prima erano negati i parenti del Sindaco e degli Assessori ora rimangono solo quelli del Sindaco, una vittoria per alcuni, non per tutti.


Dunque ci chiediamo.

Come si sentono i consiglieri che con il loro voto negativo, ora che hanno bocciato la nostra richiesta di non far gravare sulle casse cittadine gli aumenti dei costi preventivi del Cem, rischiando quindi in un futuro ormai prossimo di gravare sulla tasche dei cittadini i presumibili costi in più che si genereranno?

Avranno fatto l’interesse dei cittadini e degli elettori i consiglieri nel non aver voluto approfondire cosa significa volumi zero, nell’edilizia privata, alla luce delle tante costruzioni iniziate e abbandonate in giro per la città?

Si sentiranno contenti i consiglieri, nel non aver voluto dar certezza che il Bilancio Partecipato venga realmente realizzato, permettendo così ai cittadini di scegliere come spendere una parte dei soldi delle tasse in opere di pubbliche interesse? Leggi QUI il post completo