“Servizi sanitari nel Vco e a Verbania"

Riportiamo la nota congiunta dei gruppi consigliari Insieme per Verbania, Prima Verbania, Lega Salvini Premier, Fratelli d’Italia, Forza Italia sulla richiesta dei gruppi consigliari di maggioranza di Verbania di un Consiglio Comunale aperto sul tema “Servizi sanitari nel Vco e a Verbania".

  
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LA SINISTRA NON STRUMENTALIZZI LA SANITA’, IL DIRITTO ALLA SALUTE DEI NOSTRI CITTADINI, PER FINI POLITICI!

Appare del tutto singolare la richiesta dei gruppi consiliari della sinistra di chiedere l’indizione di un Consiglio comunale “aperto” all'intervento di Enti ed Istituzioni, medici ed esperti a vario titolo per la trattazione dei temi “servizi sanitari nel Vco e a Verbania". 
Così come appare singolare che il Presidente del Consiglio convochi mezz’ora prima del Consiglio di lunedì 29.11 la conferenza dei capigruppo in quanto per convocare il consiglio in modalità “seduta aperta” occorre il consenso della conferenza dei capigruppo.

Una richiesta strumentale nel metodo e nel merito: ecco perche'.

Quanto al metodo: ci domandiamo se i richiedenti siano gli stessi consiglieri comunali che a luglio hanno preteso di trattare in videoconferenza i lavori del consiglio comunale dedicati alla salvaguardia degli equilibri di bilancio con la motivazione che allora c'era l'emergenza sanitaria e quindi non sarebbe stato opportuno un Consiglio Comunale in presenza.  Si, sono gli stessi consiglieri comunali che allora presero la scusa dell'emergenza sanitaria perché, si sa, con qualche consigliere in vacanza, il numero legale era a rischio. Mentre con la videoconferenza il problema veniva agevolmente superato.
Oggi, di fronte ad un evidente aumento dei contagi e ad un peggioramento della situazione sanitaria rispetto al luglio scorso, a questi stessi consiglieri la memoria fa difetto al punto da chiedere non un semplice Consiglio Comunale in presenza ma, addirittura, un consiglio aperto ad associazioni, esperti ed a chiunque voglia o possa intervenire. Alla faccia dell'emergenza sanitaria e della coerenza!

Quanto al merito: la richiesta è del tutto superflua, visto che in trattazione nel consiglio di stasera 29.11, vi sono una mozione e due ordini del giorno che riguardano proprio questo tema.
Documenti che giacciono in attesa di discussione da mesi, alcuni da quasi un anno e mai discussi: basterebbe un impegno della maggioranza ad assicurare la presenza per dibattere e votarli lunedì sera ed ecco che il tema della ripresa dei servizi e delle attività sanitarie ordinarie al "Castelli", che comunque è già stato oggetto di un ordine del giorno approvato dal consiglio comunale nei mesi scorsi, sarebbe gia' affrontato. 

Senza bisogno di passerelle strumentali per fini politici; a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, visto che sono imminenti le elezioni provinciali e da qui l’urgenza del Presidente del Consiglio di convocare immediatamente la conferenza dei capigruppo per poter permettere lo svolgimento del consiglio prima del 18 dicembre.

Dal momento che la Provincia non ha competenze sulla sanità invitiamo la sinistra verbanese ad una maggiore sobrietà di comportamenti, evitando di giocare con un tema così delicato sul quale siamo tutti in attesa delle risposte sulla riorganizzazione dei servizi sanitari che, come più volte rassicurato, la Regione e l'ASL VCO sapranno fornire a breve, completate le necessarie attività di approfondimento tecnico che sono in corso sia nel plesso di Verbania che in quello di Domodossola.

Da parte nostra continueremo a lavorare in silenzio perché Verbania mantenga il proprio ospedale, a differenza del Sindaco di Verbania che nel 2015 aveva firmato per la sua chiusura e per il suo trasferimento a Ornavasso, perché vengano ripristinati tuti i servizi e affinchè il nostro “Castelli”, oggi e nei prossimi anni, completamente riqualificato, sia dotato del proprio DEA e dei reparti ad esso collegati nonché di quelli necessari alla migliore assistenza a tutti i nostri concittadini.

Per quel che ci riguarda, noi a questi giochetti non ci prestiamo e non parteciperemo né alla conferenza dei capigruppo, né, se dovesse essere convocato, al consiglio comunale “aperto” e la maggioranza che rappresenta una parte minoritaria della città, ed è bene che se lo ricordino, si assumerà la responsabilità di dividere, anziché di ricercare, su una materia che riguarda la salute dei cittadini e che non ha colore politico, la massima condivisione ed unità.
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