Riforma autonomie locali: volantinaggio sindacati

Lunedì 7 luglio 2014, dalle ore 8.00 alle ore 10.00, si terrà un volantinaggio davanti all’ingresso dell’Ospedale Castelli, di Cgil Cisl Uil.

  
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I tre sindacati lanciano una mobilitazione per la riforma delle autonomie locali sulla proposta "Riprogettare i servizi delle Autonomie Locali e riaffermarne la centralità per sfidare il Governo e le Amministrazioni Pubbliche".

I punti della proposta sindacale:

Avviare cabine di regia, nazionale e locali, perla definizione delle funzioni da attribuire a ciascun livello amministrativo (Comune, Provincia, Città metropolitana, Unione di comuni) in base alle specificità di ciascun territorio: bisogni, servizi, ambiti
ottimali, fabbisogni di competenze.

Nuove reti territoriali con flessibilità organizzativa, tenuta dei livelli occupazionali, formazione e qualificazione del personale.

Applicare costi standard e Lep a tutti gli enti locali, centrali unificate di acquisto regionali. Fabbisogni, costi standard e livelli essenziali delle prestazioni per tutte le funzioni fondamentali di Regioni, Province, Comuni e Città metropolitane, a partire dalla
definizione dei livelli essenziali delle prestazioni. Via la pletora delle stazioni appaltanti e degli ufiici acquisto: una centrale unificata di acquisto in ogni regione.

Tum-over generazionale. Altro che staffetta: le norme sul turn-over nascondono un nuovo taglio agli organici. il personale che andrà in pensione (43mila nei prossimi 4 anni) sarà sostituito solo in parte. La previsione di una mobilità dei lavoratori in un perimetro di 50 chilometri è una paradossale ‘mobilità delle carenze’, senza nessun obiettivo di riforma. Mentre si mantengono i privilegi di magistrati e alti papaveri, si taglia su figure importanti come isegretari comunali. Vogliamo un reale turn-over generazionale con almeno 50mila giovani per portare innovazione, velocità, cambiamento organizzativo. Allo stesso tempo occorrono percorsi per dare certezza ai lavoratori precari e ai vincitori di concorso. Innovare con la partecipazione. Linnovazione organizzativa deve essere perseguita attraverso la possibilità per i dipendenti,
insieme a cittadini e contribuenti, di entrare nel merito di come deve essere organizzato e funzionare il servizio, di che cosa deve essere soppresso, cambiato o denunciato come illegale.

Piani di riorganizzazione obbligatori in ogni ente e rilancio della contrattazione integrativa sono gli strumenti da attivare. No a tagli lineari, sì alla razionalizzazione e allintegrazione di funzioni. A partire dalle Camere di Commercio.

Rilanciare la contrattazione. Lingiusto blocco dei ccnl, che dura ormai dal 2010, deve essere superato. il salario accessorio in godimento dei lavoratori non può essere toccato: i dipendenti degli enti locali non devono pagare perla cattiva gestione dei
bilanci, la mancata trasparenza e un sistema di controlli carente che penalizza la certezza delle risorse. Va recuperata la funzione organizzativo/sociale del contratto integrativo valorizzando quegli aspetti dell’organizzazione del lavoro e dei servizi
legati alle specificità territoriali. Leggi QUI il post completo