Protezione Civile del VCO: il punto a "fine emergenza"

Oltre 30.000 ore di lavoro volontario e oltre 40.000 km percorsi, questo è il bilancio del Coordinamento del Volontariato di Protezione Civile del VCO nel periodo dal marzo 2020 a fine marzo 2022.

  
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Con la conclusione dello stato di emergenza la struttura di volontariato della Protezione Civile della nostra provincia traccia il bilancio della propria attività.

Numerosissime sono state le operazioni fin dai primi giorni dell’emergenza, con la collocazione delle tende pneumatiche per il triage ai punti di Pronto soccorso ed il posizionamento dei container e del camper per l’esecuzione dei campioni molecolari. Poi sono iniziati il trasporto e la consegna delle mascherine a tutti i Comuni, la consegna di tamponi rapidi e DPI alle RSA (che tuttora prosegue) il trasporto di apparecchiature medicali agli ospedali, i numerosissimi viaggi a Torino ed Alessandria per il prelievo del materiale, la sanificazione dei locali delle Forze dell’Ordine.

A questa attività nella seconda fase dell’emergenza dall’aprile 2021 si è affiancato il lavoro di supporto ad ASL Vco nella campagna di vaccinazione. Di particolare importanza l’assistenza ai punti vaccinali, per regolamentare l’accesso degli utenti: nelle varie postazioni (principalmente Verbania e Domodossola, ma anche Casale Corte Cerro, Omegna, Santa Maria Maggiore, Crevoladossola) i volontari sono stati presenti per oltre 6.000 ore. Altrettanto importante ed impegnativa è stata l’attività di trasporto di medici ed infermieri per vaccinare con tutte e tre le dosi oltre 800 soggetti non trasportabili nel territorio della provincia, con quindi 2.400 accessi ad abitazioni private fin nelle valli più lontane.

In questa specifica attività sono state impiegate 1.806 ore di lavoro volontario degli autisti ed i mezzi della protezione Civile hanno percorso oltre 18.000 chilometri.

“E’ una grande soddisfazione poter rendere conto alla nostra comunità locale dell’enorme impegno dei nostri volontari ai quali va un grande ringraziamento - dice il Presidente del Coordinamento Francesco Cotti. In tutta questa fase, dai primi interventi nella più profonda incertezza nel silenzio delle strade deserte e dei pronto soccorso affollati, fino alla successiva dell’organizzazione delle vaccinazioni, non siamo mai mancati alle richieste di ASL e delle pubbliche amministrazioni. Con i nostri 650 volontari, presenti in tutta la Provincia, adeguatamente formati ed in parte specializzati in attività più complesse, siamo sempre a disposizione nella gestione delle emergenze. Purtroppo mentre si conclude la fase emergenziale per il Covid, stiamo già attivamente operando per la nuova emergenza dei profughi dall’Ucraina”.

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