Comitato Salute VCO su incontro con Regione Piemonte

Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Comitato Salute VCO, riguardante il programmato incontro tra Regione Piemonte e la Rappresentanza dei Sindaci del VCO sulla sanità locale.

  
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Salutiamo con soddisfazione il risultato ottenuto dalla Rappresentanza dei Sindaci del VCO, che ha costretto l’Amministrazione regionale a programmare un incontro con loro.

Mancava il Sindaco di Domodossola, che pare sempre convinto che il suo sogno si concretizzerà, anche se la Regione non l’ha mai incluso nell’elenco di quelli in programma. L’ambizione a volte rende ciechi. Questo “mondo politico” locale non ha ancora capito che il VCO, con meno del 4% di abitanti del Piemonte e quindi di elettori, come l’Amministrazione regionale ha più volte dimostrato, non conta nulla.

Sarebbe ora di fare un bagno di sano realismo, prendendo finalmente atto che così divisi non contiamo nulla e non si va da nessuna parte. Inseguire la difesa dell’esistente o le promesse da marinaio di questa Giunta regionale non possono che dividerci ed è così che ci troverà questa Giunta quando ci comunicherà a breve le “SUE” decisioni senza cercare prima il consenso del territorio. Soluzioni che, ragionevolmente, non potranno essere mai realizzate per mancanza di fondi e risorse umane.

Ora la nostra curiosità è tutta rivolta al previsto incontro a fine mese tra i Sindaci, Cirio e l’assessore Icardi. Sicuramente verranno a raccontarci la “LORO” messianica verità, alla quale ormai nessuno più crede perché si sono dimostrati ampiamente inaffidabili; il loro unico scopo è quello di “mantenere diviso il territorio”.

Un territorio che, come abbiamo più volte detto, aveva raggiunto nel novembre 2015 un importante momento di unità, quando la maggioranza dei Sindaci del VCO - dopo l’approvazione dei rispettivi Consigli comunali - firmò il protocollo d’intesa per l’ospedale di Ornavasso; che, lo ripetiamo per l’ennesima volta, è l’unico progetto concreto che è ancora sul tavolo del Ministero della Salute; un accordo frutto di una ricerca “maniacale” del consenso. Un accordo irriso e poi cestinato come non fosse mai esistito e che la dice lunga sul concetto di democrazia che anima questa Giunta regionale. Lo stile di governo fondato sul “qui comando io” è l’antitesi di un processo democratico oggi più che mai necessario, proprio perché sono in discussione i “bisogni di una comunità” e quindi il “bene comune”.

A nostro avviso, lo ripetiamo, sono SOLO i Sindaci, e quanto sta succedendo lo dimostra, che insieme possono contrastare lo smantellamento del sistema sanitario del VCO. Ci riusciranno? Non c’è altra alternativa che provarci.

Un piccolo esempio pratico.
Come detto, l’iter per Ornavasso è avviato da tempo; quindi, si tratta solo di proseguire il percorso. Scegliendo invece una diversa soluzione, bisogna ripartire da zero senza alcuna garanzia sia sui tempi che sul risultato finale, sempre che si decida in tempi brevi, che è una cosa tutta da dimostrare. Contestare la sua collocazione fisica demonizzando il “cocuzzolo” senza proporre una alternativa razionale e credibile, significa fare solo della sterile demagogia. Un danno per tutti e si vede.

MA per esempio, non risulta che l’abitato di Ornavasso sia mai stato invaso da Toce né che lo sia stata quella vasta area tra la ferrovia e l’argine del fiume, nella quale sono collocate da anni molte attività industriali e artigianali. Nessuna valutazione in tal senso è stata fatta. Eccesso di prudenza?

E ALLORA: perché non ripensare la realizzazione dell’ospedale sulla piana dell’abitato ornavassese? Ciò richiederebbe ben poche modifiche con costi assolutamente sostenibili.

BENE: vista la riluttanza del mondo politico locale nel considerare primario l’interesse dei cittadini e dare soluzione a questo annoso problema, non restano che i Sindaci, l’istituzione a loro più vicina, per interpretare i loro bisogni. Sulla semplice proposta di cui sopra, potrebbero convergere i Sindaci discutendo una soluzione che sia utile alla “comunità” chi dissente dovrà rendere pubbliche le proprie ragioni. Un processo democratico al quale riteniamo, non si debba sfuggire.

INFINE: in questo modo la Regione “non potrà scappare” e rifugiarsi in progetti tanto fumosi quanto inutili. Troppo tempo si è già perso. Questa Giunta è solo interessata ad arrivare alle elezioni del 2024 con una tattica tesa più a sopire che a risolvere i problemi. Ma poi?
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