Comunità.vb critica sulla "rivoluzione" dirigenziale in Comune

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di comunità.vb, in cui si criticano le recenti scelte riorganizzative dell'apparato dirigenziale del Comune di Verbania, da parte dell'Amministrazione Marchionini.

  
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SPEZZATINO E CARNE MACINATA

Con la doverosa premessa che questi ragionamenti sono materia da addetti ai lavori, proponiamo alcune considerazioni sulla “rivoluzione” che il Sindaco Marchionini e la sua Maggioranza hanno varato distribuendo – la prima – deleghe ad Assessori e Dirigenti e – la seconda – individuando le Commissioni consiliari.

Il sindaco ci dice che queste modifiche servono per una macchina amministrativa semplificata e più vicina ai cittadini. Un’intenzione lodevole, che va appuntata e che misureremo nel tempo, quando si vedrà se tutti questi spostamenti avranno prodotto un vantaggio.

Noi riteniamo di no, perché crediamo che si sia cucinato uno spezzatino di deleghe e competenze, facendo carne trita di professionalità e competenze.

Partiamo dall’inizio, dalla costituzione della Giunta. Il sindaco ha voluto solo sei assessori, peraltro con indennità superiori ai loro predecessori. Tra di loro ha suddiviso le deleghe con un certo criterio e con qualche – secondo noi – criticità che abbiamo già spiegato. Un mese dopo ecco il rimpasto dei dirigenti. Il criterio è stato stravolto. Lo spezzatino s’è cucinato spostando pezzi di qui e pezzi di là e concentrando sostanzialmente in due dirigenti l’80% delle funzioni. I Lavori pubblici sono stati divisi in più parti: tutte le opere sopra i 100.000 euro restano al vecchio dirigente, quelle al di sotto vanno a chi già si occupa di Urbanistica, Edilizia privata, Demanio e Ambiente. Quest’ultimo, già oberato di lavoro, si prende oltre a tutte le manutenzioni, anche il pacchetto delle Attività produttive e del Commercio ma lascia alla collega dei Lavori pubblici gli Espropri.
Al dirigente che seguiva le Politiche sociali vanno, in una logica poco comprensibile, l’Anagrafe, la Casa e i Servizi cimiteriali, che sono tutti slegati tra di loro.

Nasce il superdirigente a Turismo, Sport (ma anche Impianti sportivi, che quindi escono dai Lavori pubblici), Expo, Biblioteca, Servizi sociali, Istruzione, Cultura, Asili Nido. Lo stesso perde il Personale che va al Segretario Generale tranne i provvedimenti disciplinari, che chissà perché vanno per conto loro.

Il dirigente alla Polizia municipale perde il Commercio e il Suap ma guadagna le Strade.

Tra i paradossi segnaliamo la divisione tra Patrimonio ed Espropri, che sono sostanzialmente la stessa cosa ma che saranno gestiti da due persone diverse.

La logica, dicevamo, sfugge perché non è semplificazione assegnare a ogni assessore due-tre dirigenti come referenti. E se ciò sembra strano, figuratevi come può esserlo all’interno degli uffici, che sono suddivisi in quattro sedi (Palazzo di Città, Biblioteca, via Brigata Martire Valgrande, ex Fermi). I geometri che progettano le strade, alloggiati al primo piano degli uffici sull’argine del San Bernardino, dipendono ora dal comandante dei vigili, che sta al piano di sotto.

Come se non bastasse questo spezzatino, che la macchina comunale dovrà digerire a forza – forse anche con trasferimenti di uffici – ecco servita la carne macinata.

È sotto gli occhi di tutti che questa rivoluzione accentra in due persone funzioni e poteri e riduce quasi a spettatori altri dirigenti e che non rispetta appieno le professionalità delle persone in organico, ciascuna in possesso di titoli ed esperienze acquisite e consolidate. Oltretutto i carichi di lavoro, che nella precedente Amministrazione i due attuali superdirigenti ritenevano già troppo pesanti, si aggravano ulteriormente.

Come se non bastasse la maggioranza in Consiglio comunale ha fatto un pot-pourri mischiando nelle Commissioni le deleghe in un caos che si fa fatica anche a descrivere.

Tutto ciò serve per dire che vanno bene le buone intenzioni e che le rivoluzioni non sono sgradite a priori, ma vanno fatte con criterio. A noi così non sembra sia stato e ci pare corretto e opportuno segnalarlo già oggi di modo che se domani dovessero mostrarsi problemi e disagi nei servizi ai cittadini, si sappia da dove si sono originati.
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