Nobili risponde ai sindacati NLM

Riportiamo la replica del Presidente Nobili, alle dichiarazioni dei sindacati in rappresentanza dei dipendenti della Navigazione Lago Maggiore, che criticano la volontà d'intervento contro la riduzione, rispetto al numero attuale, delle licenze dei motoscafisti sulla ‘piazza’ di Stresa.

  
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Mi meraviglio delle dichiarazioni dei rappresentanti sindacali di CGIL, CISL e UIL, critici nei confronti della scelta d’intervento per evitare che a Stresa le attuali 49 licenze di ‘trasporto pubblico di navigazione non di linea’ debbano essere ridotte di numero.

Questo non significa compiere una scelta in difesa di alcuni lavoratori, e delle loro famiglie, a danni di altri: piuttosto si tratta di salvaguardare un equilibrio tra ‘trasporto pubblico di navigazione non di linea’ e il servizio pubblico gestito da un Ente governativo, così come è implicito sia in uno Stato liberale e così come è sempre stato in questo ambito sul Lago Maggiore.

Questo anche a fronte di una Navigazione Laghi che in questi anni è stata, più volte e da più soggetti istituzionali (la nostra Provincia, così come quella di Varese, Novara e dal Canton Ticino), oggetto di non piena soddisfazione per la fornitura di servizi, ritenuti al di sotto delle reali esigenze di un territorio turistico e sul piano del trasporto pubblico. Basti ricordare gli episodi in cui sono state utilizzate imbarcazioni non adeguate per il trasporto degli studenti dalla sponda varesina a Verbania.

Non si vuole dunque produrre nessuna contrapposizione tra categorie di lavoratori, tra loro molto differenti nei numeri e che parimenti vanno salvaguardate, ma nel pieno rispetto delle regole ci si pone l’obiettivo della tutela di operatori che ogni giorni affrontano in prima persona i rischi d’impresa e che dovrebbero poter agire in un mercato di libera concorrenza, sul quale, dal canto suo, il servizio pubblico preme per fare valere la propria esclusiva nel trasporto di passeggeri in acque svizzere.
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