Emanuele Vitale si dimette da coordinatore SEL

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Emanuele Vitale, che in data 26 luglio comunica le dimissioni da coordinatore circolo SEL e da tutti gli incarichi e ruoli all'interno degli organi di federazione e regionale

  
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-A seguito dell'ultima assemblea del Circolo del Verbano di Sinistra Ecologia Libertà
-Preso atto delle scelte locali e nazionali del partito, anche in relazione alla nascente associazione Led

COMUNICO

di aver rassegnato le dimissioni da coordinatore di circolo e da tutti gli incarichi e ruoli all'interno degli organi di federazione e regionale.

Gli scarsi risultati elettorali, un clima di sfiducia durante tutto il mandato e l'incapacità del sottoscritto di allargare la base dei simpatizzanti e militanti del circolo mi hanno convinto a rassegnare le mie dimissioni irrevocabili.

Voglio ringraziare di cuore gli amici e i militanti con i quali ho condiviso tre anni di impegno, lotte e fatiche.
A tutti loro la mia stima e il mio affetto, pur nella divergenza delle opinioni.

La federazione e il circolo del Verbano subiscono troppo spesso il pesante parere di qualche "padre padrone" che si arroga il diritto di condurre linee non condivise con i compagni di partito, spesso procurando al partito pessime figure pubbliche nei confronti di stimabili personalità civiche.
A dimostrazione ulteriore di una totale incapacità di interpretare il presente e le dinamiche di questa società anche l'incapacità di rispettare, sia idealmente che a volte fisicamente, il parere di tutti, soprattutto di chi vive oggi sulla propria pelle le nuove precarietà e i nuovi disagi lavorativi.

Il male di una parte di questo parito è quella di essere ancorati a modelli e logiche che non appartengono più (e mai più apparterranno) a questa società, creando steccati invalicabili e incomunicabilità.

Il trattamento riservato a chi, all'interno di Sel, si opponeva all'abbandono totale della missione originaria del partito, unire il centrosinistra e competere per il governo del paese, denota una diffusa preferenza all'autosegregazione e al radicalismo peggiore, quello dell'autoreferenzialita' e della strumentale fuga dalla responsabilità di amministrare.

A livello regionale e nazionale Sel ha mostrato la sua incapacità di rinnovarsi, aprirsi e mettersi in discussione: respingendo nuovamente le dimissioni del Presidente Vendola e del fallimentare gruppo dirigente, non interrogandosi con sincerità sui motivi di uno scollamenti del partito.

Si è e preferito bollare come venduti e traditori coloro che, saturi di ambiguità, chiedevano scelte nette. Anziché avviare una profonda discussione interna, accettando posizioni diverse, si è lasciato spazio a istinti di bassa politica, fatta di pregiudizio ed esclusione.

Per questi motivi mi sento di aderire e riconoscermi nella componente parlamentare "LeD", la quale si sta costituendo associazione politica. La sfida del governo del paese deve avvenire con un centrosinistra plurale, aperto, democratico e competitivo, che tuttavia non dimentichi la sua base socialdemocratica e popolare.

Ho partecipato, sabato 26/06, al primo seminario nazionale di "Liberta' e Diritti", scoprendo uno spazio dove rispetto delle opinioni, confronto e dialogo non sono riservate solo a chi incarna l'idea maggioritaria.

L'obbiettivo è dunque quello di portare l'associazione sul nostro territorio, attivando percorsi di confronto e approfondimento politico, nel solco delle forze esistenti di centrosinistra.
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