Zacchera: "Verbania: fare e disfare"

Riportiamo dalla newsletter "Il Punto", dell'ex sindaco Marco Zacchera, giunta tra l'altro all'uscita numero 500, alcune considerazioni critiche alle recenti decisioni dell'Amministrazione Marchionini, su viabilità e riassetto dirigenziale.

  
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VERBANIA: FARE E DISFARE
Quando ero sindaco il mio predecessore mi copriva quotidianamente di insulti e polemizzava sempre su tutto. E’ esattamente quello che NON intendo assolutamente fare con la mia successora cui da subito ho offerto la massima collaborazione, ma mi sembra giusto – con assoluta pacatezza – sottolineare con serenità le cose giuste come i possibili sbagli e questo non per giudizi politici quanto, piuttosto, per maturata esperienza amministrativa.

Trovo quindi giusto il taglio battagliero con cui la sindaco Silvia Marchionini affronta alcuni problemi e le auguro di superare gli scogli creati da chi si mette sempre di traverso, mentre sono perplesso per altre sue decisioni.

Per esempio per la riapertura parziale al traffico del centro storico di Intra, pedonalizzato per da altre amministratori che noi in parte superammo, ma che successivamente – verifiche alla mano – ripristinammo alla luce dell’esperienza. Cambiare un’altra volta mi sembra sbagliato e lo vedrete tra qualche mese quando il traffico intaserà nuovamente la zona della posta.

Altro sbaglio fermare i lavori sul lungofiume del San Bernardino: a parte i costi legati al perdere tempo spero che qualcuno avrà spiegato al nuovo Sindaco che - prima di avviare i lavori - ci fu un periodo di prova del traffico dirottandolo con senso su Via Olanda: tutto funzionò e si recuperarono nuovi parcheggi, liberando dalle auto anche l’area Sassonia. Perché cambiare?.

Il tempo dirà anche se siano giuste alcune scelte in merito all’organizzazione dei servizi comunali.
Decidere di dividere i lavori pubblici tra più dirigenti e abbandonare parte dei servizi sociali trasferendoli al Consorzio mi lascia perplesso sia per i costi che per la qualità dei servizi.

Ho lasciato una città con il “bonus bebè” e le esenzioni ISEE tra le più alte d’Italia, un piano per il recupero degli sprechi nei supermercati che ha permesso la distribuzione di migliaia di pacchi alimentari e tante altre iniziative che spero non verranno soppresse, convinto che prima o poi un giudizio obiettivo di questi ultimi anni arriverà a sottolineare come la destra sia stata più attenta alle necessità sociali della sinistra anche se mi auguro di essere invece smentito dai fatti.


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