Aree vaste montane: promozione o bocciatura?

E' di ieri la discussione per i territori montani e di confine, durante il dibattito in Senato per la riforma del Titolo V della Costituzione. Dove nel pomeriggio è stata cancellata la parola Province dalla Costituzione.

  
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Agli antipodi la visione dei fatti accaduti nell'aula del Senato ieri, e che riguardano da vicino il Verbano Cusio Ossola che fa parte, a pieno titolo, di quelle Aree Vaste Montane di cui si è trattato, e che rivendicavano maggiori autonomie per le loro peculiarità territoriali.

Sul sito del Partito Democratico Vco, i toni sono entusiasti "Risultato storico per le aree alpine del Verbano Cusio Ossola, di Sondrio e di Belluno, ma potenzialmente per le aree montane d’Italia: l’aula del Senato, infatti, ha recepito l’inserimento della peculiarità delle aree vaste montane nella Costituzione riformata, attraverso la presentazione di un emendamento dei relatori Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli su cui il governo, attraverso il ministro delle riforme Maria Elena Boschi, ha dato parere favorevole."

In proposito, i deputati On. Enrico Borghi del Verbano Cusio Ossola e on. Roger De Menech di Belluno e il senatore di Sondrio sen. Mauro Delbarba hanno rilasciato la seguente dichiarazione congiunta:

“Bottino pieno in Senato, missione compiuta! E’ stata ancora ascoltata la nostra voce e la nuova Costituzione, se confermata in tutte le letture, parlera’ di noi!
L’area vasta montana entra in costituzione e consolida le particolari forme di autonomia precedentemente ottenute tramite la legge Delrio. Chi temeva che quanto ottenuto potesse essere cancellato con la riforma Costituzionale ora puo’ esultare: la Costituzione blinda la Delrio e la nostra autonomia. Grazie al consueto e collaudato lavoro svolto insieme, il governo e i relatori hanno colto le nostre ragioni, approdate nell’emendamento 39.5000 che chiude a doppia mandata il discorso su area vasta e aree montane.
Con questo risultato comincia una storia tutta nuova per le nostre valli, da riempire di protagonismo e responsabilita’. ‘Una soddisfazione enorme, un risultato addirittura superiore alle aspettative”


Mentre su quotidiani online come Corriere delle Alpi, La Provincia di Sondrio o Valtellinanews la vicenda viene descritta come "Bocciata ogni velleità autonomista. Nuova delusione, ieri, per i territori montani e di confine, durante il dibattito in Senato per la riforma del Titolo V della Costituzione."

oppure

Bocciati gli emendamenti di Jonny Crosio e della Lega Nord che chiedevano particolari forme di autonomia per i territori interamente montani e confinanti con Paesi stranieri, ritirato - su richiesta della relatrice del Pd Finocchiaro - quello del senatore morbegnese Mauro Del Barba, il 39.32, che chiedeva la stessa cosa, nel giorno in cui il Senato dice addio alle Province - passato l’articolo 28 - è questa l’unica dicitura che resterà nella Carta costituzionale relativamente alla specificità montana. Un po’ poco, tanto per usare un eufemismo, secondo Crosio, la vittoria della mediazione secondo Del Barba.

Questo il testo nella Costituzione riformata, definito da molte testate "molto blando e dalla formulazione ambigua":
"Per gli enti di area vasta, tenuto conto anche delle aree montane, fatti salvi i profili ordinamentali generali relativi agli enti di area vasta definiti con legge dello Stato, le ulteriori disposizioni in materia sono adottate con legge regionale".

Quindi come dicevamo agli antipodi il racconto della giornata e del nuovo testo che tocca il nostro Vco.

Se Jonny Crosio, senatore Lega Nord valltellinese dichiara "Lo sapevamo certo, ma confidavamo in un ravvedimento. È assurdo che il governo rimanga sordo al richiamo dei territori di montagna che rivendicano il diritto ad avere maggiori tutele attraverso il riconoscimento di particolari condizioni di autonomia, com’è del resto per le altre province interamente montane che confinano con Stati esteri. Renzi e i suoi ministri non hanno voluto sanare quella che rimane un’ingiustizia storica per Sondrio nel momento in cui, con la riforma costituzionale, avrebbero potuto farlo".

Di tutt’altro avviso rispetto alla reazione di Crosio quella del collega del Pd Del Barba: "È un’ottima notizia che il Governo e i relatori abbiano deciso di riformulare l’emendamento 39.500 che inserisce nella nostra Costituzione il riconoscimento delle aree vaste e montane - dichiara il morbegnese - . Questo consoliderà le particolari forme di autonomia precedentemente ottenute con il ddl Delrio. Chi temeva che quanto ottenuto potesse essere cancellato con la riforma del Titolo V ora può esultare: la Costituzione blinda la nostra autonomia".

Ai nostri lettori districarsi. Leggi QUI il post completo