Spiaggia Beata Giovannina: chiarimenti dal Comune

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comune di Verbania, riguardante la vicenda della spiaggia delle Beata Giovannina, chiusa e concessa con bando pubblico ad un privato, e l'opera di pulizia di spiagge libere limitrofe.

  
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La spiaggia della Beata Giovannina, in termini tecnici/amministrativi, non è più una spiaggia dal 2012, anno in cui, come previsto dal Piano Sponde approvato dal Comune di Verbania circa 10 anni orsono, sono sati eseguiti interventi di riqualificazione con finanziamenti della Regione Piemonte (240.000 euro).

Conseguente la decisione della precedente Amministrazione Comunale, nell’identificare l’area riqualificata come pontile per natanti.

Infine, nello stesso solco, nel 2013, la pubblicazione di un bando che interpretava la riqualificazione dell’area come aperta ad una attività privata in grado di realizzare gli investimenti ulteriori, necessari per avviare un’impresa finalizzata al servizio di ormeggio natanti. Il tutto, con un carattere di sperimentazione in chiave turistica (e opportunità di lavoro) – della durata di 3 anni – sotto il controllo della Amministrazione Comunale.

La nuova Amministrazione Comunale, nelle persone del Sindaco Silvia Marchionini e l’Assessore al Demanio Idrico e Lacuale Felice Iracà, fin dalla prime settimane di lavoro ha approfondito la vicenda incontrando i firmatari della petizione che chiedeva il ripristino dell’area a spiaggia pubblica e con questi si è condiviso, in modo oggettivo e senza preclusioni, lo stato dell’arte dell’intera vicenda, compresa la necessità, eventuale, di compiere ulteriori importanti e costose opere per riportare in quell’area ("riconvertire un gradone oggi esistente") la possibilità di concedere la balneazione. Condizione che imporrebbe, data la promiscuità ormeggio/balneazione, nuove strutture di sicurezza e la presenza di un bagnino.

Senza illusioni e con spirito costruttivo, l’Amministrazione Comunale ha individuato subito due nuove spiagge (poco prima e dopo la Beata Giovannina) da adibire all’uso pubblico. Sono stati avviati i lavori di pulizia e sistemazione per accogliere i bagnanti, ma il maltempo ne ha rallentato le opere che pure sono prossime all’ultimazione: con la speranza in un allungamento dell’estate tardiva.

Osserva il Sindaco Marchionini: «Il canone offerto dall’imprenditore che si è assegnato la gestione tramite bando, ci è sembrato modesto e lo abbiamo detto chiaramente, anche se è del tutto legittimo in quanto corrisponde alla parametrazione regionale sul demanio. Tuttavia, proprio per questo abbiamo Invitato i titolari della concessione ad un atteggiamento aperto e tollerante verso qualche frequentatore dei luoghi. Con loro ci siamo riservati di studiare la possibilità di riconvertire nuovamente l’area, ben consapevoli che l’opzione non può porsi illegittimamente contro l’esito di un Bando Pubblico e comunque implica la modifica dello strumento di pianificazione di tutela delle sponde».

Iracà conclude: «Cerchiamo di non cristallizzare il problema e lavoriamo, invece, per trovare soluzioni che amplino le potenzialità delle nostre sponde a beneficio di residenti e turisti: abbiamo già rimosso le barche abbandonate e stiamo lavorando intensamente per avere più spiagge libere, pontili sistemati, attracco per motoscafi vicino al Mausoleo a Pallanza e posa di una telecamera per la sorveglianza delle barche a Pallanza».
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