Punto Nascite Domo: Consiglio di Stato dice NO

Con una sentenza emessa mercoledì 27 agosto 2014, il Consiglio di Stato boccia il ricorso dei comuni ossolani contro la chiusura del Punto Nascite e da ragione alla Regione Piemonte.

  
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E' questo, in estrema sintesi, il risultato della molto attesa sentenza del Consiglio di Stato ( che potete leggere qui ) sull'annosa vicenda del Punto Nascite del ospedale San Biagio di Domodossola.

In merito il vicepresidente della Giunta regionale, Aldo Reschigna, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“La sentenza ripropone a tutti gli amministratori regionali, gli amministratori comunali e le organizzazione di volontariato il tema che non può essere affrontata la riorganizzazione della rete ospedaliera con ricorsi alla giustizia amministrativa. Deve essere, invece, ripristinata una stagione di confronto fra la Regione e le comunità locali sulle scelte, anche dolorose, che riguarderanno la riorganizzazione della sanità in Piemonte. Ed è quello che avverrà nelle prossime settimane, non appena completata un’ipotesi di riorganizzazione della rete ospedaliera piemontese.
Invito ciascuno di noi a riflettere e a ragionare sul fatto che, a mio parere, il problema che si pone nel Verbano-Cusio-Ossola non è stabilire quanti punti nascita, ma perché si partorisce sempre meno e c’è sempre un più elevato ricorso alla mobilità da parte delle partorienti. I dati delle nascite nel 2013 e nel primo semestre del 2014 negli ospedali di Domodossola e Verbania ci dicono questo, e su tale punto chiedo un adeguato intervento dell’azienda sanitaria locale. Questo è il tema che abbiamo di fronte: garantire servizi di qualità in condizioni di sicurezza e non tanto continuare a disquisire su quanti devono essere i punti nascita nel VCO”.


Il Movimento Cinque Stelle in un comunicato dichiara la sua delusione:
Rispettiamo ma non condividiamo la sentenza del Consiglio di Stato sulla chiusura del Punto nascite dell'ospedale di Domodossola (Vco). Riteniamo che un territorio così ampio, e molto lontano dal Capoluogo, non possa essere privato di un servizio fondamentale come l'assistenza alle donne in gravidanza. Non esistono alternative valide al Punto nascite, infatti il cosiddetto “Stam” (Servizio di trasporto e assistenza materna) non è mai stato attivato e probabilmente mai funzionerà vista la cronica mancanza di personale e risorse nel servizio sanitario piemontese. Da parte nostra sosterremo in ogni sede istituzionale, dal Consiglio regionale alla Commissione Sanità, la necessità di riattivare il Punto nascite di Domodossola. Ormai il futuro di questo centro di eccellenza è nelle mani della politica piemontese, Chiamparino ha il dovere di invertire la rotta tracciata dalla precedente giunta Cota. Altrimenti non avrà più l'autorevolezza per parlare di “cambiamento”. Soprattutto sul fronte delle politiche sanitarie.

Stefania Batzella, consigliere regionale M5S Piemonte - Gianpaolo Andrissi, consigliere regionale M5S Piemonte
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