Movida a Cannobio, una nota dal Centro Storico

Riceviamo e pubblichiamo, una nota dai quartieri del centro storico di Cannobio, riguardante la questione della movida sul lungolago.

  
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Noi cittadini non possiamo tacere dinanzi ad un sindaco, Gianmaria Minazzi di Cannobio, che firma (così riporta, non smentita, Vco Azzurra Tv) una petizione di fatto contro se stesso, e ad una minoranza consiliare (che quella petizione ha lanciato in questi giorni) aggrovigliata in alcune contraddizioni.

Il tema al centro della diatriba è il rispetto (da noi ripetutamente richiesto) del Regolamento per la tutela della quiete pubblica messo a dura prova dalla “movida molesta”. Un Regolamento voluto, redatto, modificato e approvato solo lo scorso 23 giugno in Consiglio comunale dalla maggioranza di Gianmaria Minazzi. Che ora però lo “rinnega” firmando la petizione on line della minoranza che chiede la “revisione di un Regolamento (…) che soffoca l’organizzazione di serate musicali ed eventi”.

Dire che ci si trova dinanzi a forti contraddizioni è poco. Ma queste son beghe del gruppo di maggioranza e dei due di minoranza. A noi cittadini - dei quartieri del centro storico - interessa solo chiarire la nostra posizione. Nessuno di noi ha mai chiesto di “silenziare” la musica proposta da bar e ristoranti. Perché anche noi vogliamo una Cannobio attiva, vivace e ricca di eventi, ma nel rispetto dei cannobiesi e senza eccessi, schiamazzi e sporcizia.

Abbiamo semplicemente domandato e tutt’ora domandiamo il rispetto delle norme del Regolamento comunale. E cioè:

1) Chiediamo il rispetto del volume massimo di 70 decibel (per altro indicato da tempo immemore a livello regionale e nazionale) per la musica emessa durante gli “eventi”. Detto per inciso: a Cannobio, così come altrove, il limite è da sempre stato di 70 decibel.

2) Abbiamo chiesto la riduzione del numero di serate concesse nell’arco di un anno ad ogni singolo locale. Ma 33 erano e 33 sono rimaste. A diminuire - su decisione di questa Amministrazione - è invece stato il numero delle serate concesse settimanalmente ad ogni singolo locale. Non più due ogni settimana ma solo una. Quindi… abbiamo chiesto e chiediamo il rispetto di questa norma.

3) Chiediamo che si rispetti la regola – introdotta nel Regolamento ormai da anni – che impone a bar e ristoranti lo svuotamento dei contenitori del vetro entro le 19.

4) Chiediamo che vengano fatti adeguati controlli (a differenza del passato, tanto che lo scorso giugno su due controlli di Arpa - Agenzia per la protezione dell’ambiente - sono stati registrati due sforamenti del limite di decibel. E ciò anche a dimostrazione che le nostre lamentele non sono campate per aria.

Ecco dunque ciò che chiediamo, a differenza di quel che lascia intendere la petizione lanciata on line della minoranza consiliare. Minoranza in contraddizione con le proprie posizioni del recente passato. E cioè:
a) le modifiche di giugno al Regolamento sono arrivate in Consiglio dopo l’approvazione all’unanimità in Commissione istituzionale. Commissione presieduta da uno dei due capigruppo di minoranza, Giovanni Rubini.
b) Dario Ferrari, alla testa dell’altro gruppo di minoranza e imprenditore nel settore turistico, con l’associazione che raggruppa gran parte delle strutture ricettive del paese, lo scorso ottobre ha condiviso la richiesta al sindaco di un incontro affinché si diminuissero sia il numero delle serate sia i decibel massimi ammessi.

È quindi indubbio che esistano contraddizioni e confusione tra maggioranza e minoranza ma anche all’interno degli stessi gruppi.

Qualunque modifica la minoranza voglia chiedere venga apportata al Regolamento, può proporla facendo uso degli strumenti istituzionali a disposizione: interpellanze, interrogazioni, mozioni e pure attraverso la Commissione istituzionale di cui ha la presidenza. Invece no, essendo evidentemente già in campagna elettorale, i due gruppi di minoranza hanno lanciato una petizione on line, una sorta di “pesca a strascico” (le cui firme non hanno alcun valore legale) poco consona per chi siede in Consiglio comunale. Ma tant’è!

Per i quartieri Borgo, Piazza Lago, Lungolago-Castello
Ignazio LITTERA
Laura CEROTTO
Silvia CARREA
Matteo PORTAS
Lillo ALAIMO Leggi QUI il post completo