Val Grande: bocciate e-bike e statue

E-bike e statue nell'area wilderness, il Parco Valgrande dice no al progetto proposto dall'Unione Montana Valgrande e del lago di Mergozzo e chiamato Valgrande Bike, che prevedeva la realizzazione di due sentieri cicloescursionistici per e-bike e la posa di 9 statue al Pian Cavallone.

  
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Il Parco Nazionale della Val Grande ha emesso parere negativo riguardo al progetto denominato "Valgrande bike – assetto della rete ciclo-escursionistica del territorio dell'unione, con interventi di integrazione e valorizzazione, finalizzato all'incremento della fruizione sostenibile del territorio montano", presentato dall'Unione Montana Valgrande e del lago di Mergozzo.

Il progetto in questione riguardava l'istituzione di un itinerario ciclo-escursionistico, l'adeguamento dei percorsi, anche su tracciati di nuova realizzazione, e un intervento di land-art sul crinale di Piancavallone, consistente nell'installazione di 10 statue con figure umane in grandezza naturale.

La relazione tecnica ha evidenziato che il progetto avrebbe comportato significative interferenze con l'integrità del sito e con la conservazione degli habitat e delle specie (alcune delle quali di interesse comunitario) presenti nella zona di protezione speciale e nella zona speciale di conservazione del parco. Gli interventi avrebbero dunque rischiato di alterare l'unicità del paesaggio per cui è stato istituito il parco nazionale val grande. In particolare, sono state sollevate preoccupazioni riguardo all'erosione del suolo, all'alterazione del patrimonio naturalistico, e all'impatto sulla biodiversità causato dalla promozione degli itinerari ciclo-escursionistici, soprattutto in relazione all'utilizzo di biciclette elettriche (e-bike).

La decisione del parco nazionale, basata su valutazioni approfondite, è allineata alle politiche di conservazione ambientale, con particolare considerazione alle recenti politiche europee incentrate sulla biodiversità e sullo sviluppo sostenibile.

L’Ente parco sottolinea la priorità di tutelare il carattere naturale e selvaggio dell'area protetta, preservando l'unicità del paesaggio e promuovendo la conservazione degli habitat e delle specie presenti. La decisione, basata sul principio di precauzione, pur riconoscendo la necessità di implementare gli aspetti economici quando non sono in contrasto con la protezione ambientale, pone innanzitutto l'accento sulla tutela di quest'ultima.

Il Parco Nazionale della Val Grande, nel suo impegno a preservare l'ecosistema e la vita naturale, continua a lavorare per garantire una gestione sostenibile e rispettosa dell'ambiente, consentendo fruizione e attività compatibili con le finalità istituzionali dell'area protetta.
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