Porti e scivoli a lago videosorvegliati

Porti, barche e scivoli di alaggio controllati dal “Grande fratello”. Contro i ripetuti atti vandalici, le occupazioni abusive anche di posti riservati e, in generale, per ampliare il controllo del territorio anche alle passeggiate a lago.

  
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Sono in arrivo a Suna e Pallanza 13 nuove telecamere. La maggior parte di esse sarà collocata a Suna.

In via Troubetzkoy ci saranno 10 occhi elettronici di diversa qualità ma tutti in grado di presidiare, ventiquattro ore al giorno e anche al buio, il lungolago: cinque apparecchi con immagini di qualità superiore (5 megapixel), 3 di media qualità (2 megapixel) e 2 dotate di un software in grado di leggere le targhe delle autovetture in transito.

I dieci impianti si raccorderanno nel server di Palazzo Cioia dove è già attivo il punto di trasmissione del segnale internet wi-fi. A Suna i lavori sono partiti già questa settimana, mentre a giorni la videorosveglianza arriverà anche al porto di Pallanza – San Dazio, attorno al quale saranno operative due telecamere fisse sugli approdi interni e una che inquadrerà corso Zanitello e le vie circostanti.

Queste ultime tre si collegheranno al sistema di video a circuito chiuso già attivo a Pallanza in piazza Garibaldi (Palazzo di Città) e piazza Gramsci (all’angolo del
Museo del Paesaggio).

Il porto di Intra, il principale della città, è già sotto controllo grazie a due telecamere installate l’anno scorso e collegate alla rete di videosorveglianza della frazione, connessa con cavi di fibra ottica.

«La videosorveglianza nei porti è un impegno assunto con i proprietari delle barche quando abbiamo regolamentato le concessioni. I barcaioli pagano un canone annuo e hanno diritto almeno a un servizio di controllo che valga anche come deterrente agli atti vandalici – spiega l’assessore al Patrimonio, Massimo Manzini –.

Il sistema delle telecamere, tecnologicamente all’avanguardia, si inserisce in parte nel progetto della banda larga e ci permetterà anche di ampliare la sorveglianza della città e di migliorarne la sicurezza». Leggi QUI il post completo