Da Bach ai Pink Floyd

Da Bach ai Pink Floyd: sabato 9 marzo a Domodossola “Crossroads”. Fondazione e Associazione Ruminelli propongono il concerto del duo pianistico formato da AlessandraGelfini e Roberto Olzer all'Auditorium delle Scuole Medie di Domodossola.

  
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Radici che corrono in profondità o in superficie, connessioni esplicite o appena accennate, punti di contatto tra repertori solo apparentemente distanti: si chiama Crossroads ed è l'inedito progetto musicale che i pianisti Alessandra Gelfini e Roberto Olzer proporranno al pubblico nel corso di un imperdibile concerto in programma il prossimo 9 marzo a Domodossola.

A promuoverlo – all'interno della ricca e variegata stagione culturale e musicale dell'anno – sono Fondazione e Associazione Ruminelli. L'inizio del concerto è fissato per le ore 21 all'Auditorium della Scuola Media G. Floreanini del capoluogo ossolano. L'ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

“Crossroads è un progetto inedito che accosta un repertorio inusuale, sperimentale ed in evoluzione continua ad una formazione di stampo tradizionale qual è il duo pianistico – spiegano Alessandra Gelfini e Roberto Olzer: un crocevia di stili, generi, suggestioni musicali tra barocco, progressive rock e musica degli anni '80, che si fondono in percorso senza soluzione di continuità nè vincoli cronologici. Da Purcell ai Genesis, da Bach ai Pink Floyd, da Pergolesi a Mike Oldfield e Dave Grusin: un cammino che disvela tesori compositivi portando alla luce punti di contatto tra le epoche e rimandi sotterranei ed inaspettati.”

Di seguito il programma del concerto:
J.S. Bach/G. Kurtag: Gottes Zeit ist die allerbeste Zeit
Genesis: Firth of Fifth
H. Purcell: Music for a while
Pink Floyd: Atom Hearth Mother
J. S. Bach: Schafe können sicher weiden
D. Grusin: Music from “Falling in Love”
G. B. Pergolesi: Vidit suum dulcem natum (dallo Stabat Mater)
Emerson Lake & Palmer: Take a Pebble
G. F. Händel: Lascia ch’io pianga
Mike Oldfield: Tubular Bells

Alessandra Gelfini, diplomata con il massimo dei voti in pianoforte con Cristina Carini e composizione con Carlo Ballarini, si è perfezionata con Alexander Lonquich, il Trio di Trieste, Rosalyn Tureck e Paolo Bordoni. Attiva come concertista in svariate formazioni cameristiche, sia nell’ambito classico che in quello del tango argentino, ha suonato per importanti rassegne in Italia e all’estero (Svizzera, Croazia, Germania e Argentina). Ha all’attivo collaborazioni con l’Orchestra Cantelli, I Pomeriggi Musicali, OFI Orchestra Filarmonica Italiana e Orchestra da Camera di Mantova e ha inciso per Fabbri Editore, Tetraktys Music, ReteDue Svizzera Italiana, Preludio Records e Chandos Records. Collabora abitualmente con la casa editrice Preludio per la pubblicazione dei suoi arrangiamenti.

Roberto Olzer, diplomato in organo e composizione organistica e in pianoforte, laureato in filosofia, affianca all’attività compositiva quella di arrangiatore per svariate formazioni tra le quali il Decimino di Ottoni del Teatro la Scala di Milano, e quella concertistica in ambito classico, jazzistico e pop, come pianista, organista, solista e membro di diversi ensemble. È alla guida da oltre un decennio del Roberto Olzer Trio, due CD del quale hanno ricevuto nel 2013 e 2016 dalla rivista giapponese 'Jazz Critique Magazine' l'Award come migliori dischi di jazz strumentale.

Ha al suo attivo una quarantina di album editi da etichette nazionali ed internazionali. La sua attività concertistica lo porta frequentemente ad esibirsi in Italia, Svizzera, Francia, Germania, Israele, Giappone e Cina.

Informazioni sulle attività dell'Associazione Culturale Mario Ruminelli e della Fondazione Paola Angela Ruminelli
www.ruminelli.it – www.facebook.com/associazionemarioruminelli – www.instagram.com/ruminelli.it
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