Vitale: Regione Piemonte dimentica le milizia tradizionali ossolane

Riceviamo e pubblichiamo, una nota di Emanuele Vitale, Consigliere provinciale Partito Democratico del Gruppo Progetto VCO, riguardante Regione Piemonte e le milizie tradizionali.

  
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Il governo del Presidente Cirio è in campagna elettorale permanente da cinque anni. Ma dimentica tutto e tutti, ancora una volta.

Potremmo parlare per l'ennesima volta del disastro sugli ospedali, con una riorganizzazione fallimentare dell'edilizia sanitaria che al termine di un mandato intero è al punto iniziale. Prima illudendo e poi umiliano Domodossola. Oppure potremmo ricordare agli elettori il dramma della viabilità, con Cirio che viene una volta all'anno a fare fotografie alla galleria della Verta, ma ci lascia soli nelle battaglie sul pedaggio con Autostrade per l'Italia e lontano dai riflettori mediatici i cantieri restano fermi e i disagi infiniti.

Oggi segnalo qualcosa di più semplice ed emblematico. La Regione Piemonte, nella solita confusione tra campagna elettorale e attività istituzionale, ha organizzato una cerimonia ufficiale il 10 marzo con la firma del registro regionale dei gruppi storici e folcloristici piemontesi. Inutile sottolineare che fa sorridere l'organizzazione di un evento così di richiamo e che tocca il tema delle radici e delle tradizioni, proprio a poche settimane dal voto. Il Presidente del Consiglio Regionale, il leghista Allasia, convoca comunque a raccolta centinaia di persone per firmare e celebrare i 600 anni del Drapò, la bandiera del Piemonte.

Ebbene... la velocità di cui ci parlava Cirio nel 2019, dopo aver perso per strada ospedali, viabilità, trasporto pubblico, turismo... perde anche le tradizioni e il valore dell'impegno centenario di generazioni e generazioni di famiglie.

Sto parlando dell'incredibile assenza nell'organizzazione degli inviti ufficiali delle Milizie Tradizionali della Valle Anzasca: la Milizia di Calasca e quella di Bannio, rispettivamente fondate nel 1641 e 1622, tra le più antiche d'Europa.

Insomma, le Valli dell'Ossola e le loro tradizioni contano solo quando devono essere bacino elettorale, ma vengono calpestate e dimenticate.

A nulla vale la rincorsa di alcuni funzionari regionali di fronte alle rimostranze negli ultimi giorni per cercare di rimediare, i nostri gruppi storici potevano essere il fiore all'occhiello dell'evento, con circa 400 anni di esperienza e storia alle loro spalle. Chiunque abbia avuto l'onore e il piacere di vedere le attività delle Milizie sa il sacrificio, l'impegno e la spettacolarità del loro lavoro, questa dimenticanza dimostra la superficialità che il governo leghista ha avuto in questi cinque anni.

Dalle scelte strategiche alla valorizzazione delle tradizioni, il Verbano Cusio Ossola è sempre stato l'ultima ruota del carro. Spero che il Consigliere Regionale Preioni, il Presidente della Provincia Lana e il segretario di Fratelli d’Italia VCO Titoli, dopo questa ennesima dimostrazione di poco rispetto per noi e per l'Ossola da parte di Cirio, possano dimostrare orgoglio e coraggio e far sentire la voce del VCO nelle sedi opportune.

Emanuele Vitale
Consigliere provinciale Partito Democratico
Gruppo Progetto VCO
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