Marchionini incontra Coldiretti

Florovivaismo e agroalimentare nel Vco, tra i temi dell’incontro fra i vertici territoriali di coldiretti e il sindaco di Verbania Silvia Marchionini.

  
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Continua, su doppio binario, l’azione di Coldiretti per evidenziare la strategicità del settore agricolo ed agroalimentare nel Verbano Cusio Ossola: dopo la partecipazione, con un intervento, al convegno ‘Ossola 2013’ sabato scorso a Vogogna, i vertici di Coldiretti hanno incontrato lunedì sera il sindaco di Verbania Silvia Marchionini.

Con lei, il presidente Federico Boieri e il direttore Gian Carlo Ramella hanno affrontato in particolare i tempi legati allo sviluppo e al rilancio della floricoltura, particolarmente nell’approssimarsi dell’appuntamento con Expo 2015. Presenti anche il dirigente territoriale Elio Savioli e il segretario di zona Giuseppe Minocci.

“La floricoltura è un aspetto primario dell’economia agricola – e non solo – del Verbano Cusio Ossola: strategica per l’area del Lago Maggiore, dai confini ticinesi all’alta provincia di Novara, la produzione di fiori e, in particolare, acidofile rientra tra le scommesse del territorio in vista di Expo 2015”.

Nell’incontro con il sindaco – che ha ribadito la strategicità dell’agricoltura anche in chiave di volano economico e occupazionale per i nostri giovani - i vertici dell’organizzazione agricola hanno sottolineato “la necessità di proseguire strategie mirate e condivise: l’amministrazione pubblica può fare molto, sia per avvalorare le istanze di un settore comunque alle prese con una difficile congiuntura, sia per legare il brand territoriale a quello dei suoi fiori-bandiera. Che possono diventare un ‘benvenuto’ ideale per quanti visiteranno Expo 2015 e, quindi, volano turistico-economico per il territorio”.

Uno scenario cui Coldiretti crede e per il quale sta lavorando, accentuando la progettualità settoriale e “spronando le stesse imprese floricole a scommettere sul valore-prodotto, marketing e promozione, utilizzando tutti gli strumenti propedeutici per acquisire le più aggiornate competenze, anche attraverso gli strumenti di consulenza offerti alle imprese stesse dalla Misura 114 del Psr (il bando è attualmente aperto in scadenza a metà ottobre)”.

Uno scenario in cui “va positivamente accolto l’impegno del sindaco Marchionini per l’individuazione e la mappatura delle aree agricole comunali dismesse, al fine di poterle affidare ai giovani con il duplice vantaggio di riprenderne la coltivazione e creare nuova economia”.

In questo senso va ricordato anche il nuovo sportello di consulenza gratuita per le aziende florovivaistiche, con la qualificata presenza dell’esperto di settore, dottor Renzo Bizioli: previo appuntamento da concordare con gli uffici zona, i tecnici saranno a disposizione dei florovivaisti per rispondere alle esigenze collegate alla loro attività e agli adempimenti di pertinenza del comparto come gli aspetti di ordine legislativo, fiscale, tecnico, gestionale, bandi pubblici.

Il settore florovivaistico uno dei comparti di punta dell’economia agricola del nostro paese, con un fatturato di oltre 3 miliardi di euro e centinaia di migliaia di occupati.
Sul Lago Maggiore, del resto, la tradizione florovivaistica è più che centenaria: le condizioni climatiche e una terra acida e ricca di humus hanno reso la riviera del Verbano terra ideale per la coltivazione di camelie, azalee, rododendri – piante acidofile – così come di aceri, rose e molte altre piante.

Le molte imprese che vi operano sono alla base di un tessuto economico e rurale che si è sviluppato fino ai giorni nostri e che è oggi riconosciuto sui mercati internazionali per l’altissima qualità delle sue produzioni, stimate da collezionisti e buyers di tutto il mondo.

“Oltre a ciò, il florovivaismo alimenta un fortissimo indotto, con lo sviluppo di fattori di produzione, macchine, strutture, distribuzione, logistica, marketing, progettazione, assistenza tecnica, manutenzione ed altro”.
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