Canile: sulle cifre di Sau, Loredana Brizio puntualizza

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato dell'avv. Loredana Brizio, Presidente dell’Associazione Amici degli Animali, in risposta alle cifre sul canile evidenziate ieri da Laura Sau, presidente della Commissione Consigliare Ambiente.

  
a-
+
Sulle falsità contenute dalle dichiarazioni di Laura Sau, l’Associazione Amici degli Animali deve nuovamente prenderne atto che c’è solo intento propagandistico di fumo elettorale mistificando al solito la realtà.

Alla lettera cercherò di ribattere tali affermazioni iniziando proprio dal fatto che molte persone cominciano a essere stufe di quest’argomento. Figuriamoci noi e spieghiamo perché cominciando dall’inizio.

A dire della Sau, “avrebbe” ricavato una montagna di dati e relazioni che “avrebbe” letto con attenzione perciò “vorrebbe” fare informazione. Bene, di rivelazioni roboanti non ne esce una che sia una, da questa montagna magica ma se vuole gliene diamo noi, a cominciare dall’ASL, in persona del dottor Bardelli, il 22 settembre scorso che ha rilasciato una dichiarazione attestante la perfetta idoneità manutentiva ordinaria del canile e della relativa gestione dei cani curata dall’Associazione, mentre ha trovato carenze nella manutenzione straordinaria che è e resta a cura del Comune di Verbania.

Altra “rivelazione” questa volta sulla propria pacatezza ed equilibrio, si dice vittima di attacchi personali per aver diffuso dati ma che da “eroina” qual è non si farebbe intimidire da chi alza la voce. Bene, signora, lei insieme al nostro sindaco è l’unica ad aver intimidito e alzato la voce, togliendo la parola ai consiglieri di minoranza durante il consiglio comunale del 29 settembre, esprimendo così l’arroganza tipica dei nostri politici oltre che delle fandonie espresse.

Quello che preoccupa la “nostra signora” è la continua polemica tesa a bloccare ogni iniziativa a favore della città. Forse, voleva dire che quest’amministrazione cerca di soffocare la voce di chi reclama chiarezza, legalità e rispetto nei confronti dei cittadini che devono avere la possibilità di esprimere il loro dissenso o semplicemente di chiedere informazioni sincere. Se la “signora” permette, siamo noi a essere preoccupati per la piega politica che sta prendendo spazio a quello che voleva essere rispetto per la legalità di cui i Verbanesi hanno bisogno. Naturalmente, come solito, in spregio al programma elettorale sbandierato dal sindaco e dai suoi sostenitori.

Dice ancora che ci si occupa del canile pensandola come priorità, ignorando il disagio sociale e i poveri. Bene, ancora precisiamo che a farne una priorità è stata proprio l’amministrazione Marchionini perché il 18.6.2014 cioè dopo 10 giorni dalla sua elezione è stata proprio il canile la sua prima mossa famigerata, come?

Volendo, a tutti i costi e in barba alla legge che regola i rapporti della prelazione e delle assegnazioni e ignorando la legge n° 281/91 e 244/2007, ha avallato la determina dirigenziale che prevedeva l’affidamento a trattativa privata favorendo la srl Adigest, violando l’art. 57 del Decreto Legislativo 163/06 che prevede nel caso di gare deserte l’assegnazione a un operatore con almeno la presenza di tre enti con cui negoziare l’affidamento.

Ovviamente tutto questo a scapito dell’Associazione Amici degli Animali che aveva nel frattempo ricevuto la classificazione di Canile a 3 stelle dalla Regione Piemonte. Sempre ovviamente senza specifico motivo e a questo punto ci si chiede se non politico ed economico a sfavore del Comune di Verbania e a favore di chi? E perché? Nessuna risposta.
La nostra Sau si fa un’altra “decisiva” domanda. Perché non è stato fatto ricorso a tale decisione e perché non rivolgersi ai giudici dei tribunali?

S’informi, signora Sau, il ricorso gerarchico è stato tempestivamente presentato al suo sindaco, la quale l’ha bellamente ignorato; poi il 12 agosto è stata presentata un’istanza in autotutela al fine di ottenere l’annullamento immediato della determina dirigenziale, poiché illegittima, al fine di evitare il consolidamento del grave danno erariale (per chi non conosce questi astrusi termini, significa danno economico ai cittadini), connesso all’affidamento del canile alla srl Adigest. Questi ricorsi, a oggi, sono sconosciuti alla Sau (ricordiamo che questa signora è la presidente della commissione ambiente, vedete in che mani siamo…) ma la cosa sempre più grave è che sono rimasti lettera morta.

Quello che potevamo fare nell’interesse dei verbanesi, l’abbiamo fatto e cioè la segnalazione alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica per evidenziare il danno erariale, procedimenti in fase istruttoria. Perciò, signora Sau, come vede abbiamo già fatto da tempo ciò che lei ignora scientemente, sia il ricorso sia la richiesta ai giudici.

Dove dobbiamo dare ragione, la diamo, infatti, Verbania (chiede la Sau) ha bisogno di un’impronta positiva di sviluppo e di occasioni di lavoro. Pensiamo si rivolga a occasioni per i Verbanesi, invece, sono affidati, lavoro ed occasioni di sviluppo alla srl Adigest che ha la sede a Chioggia, ergo a 450 km di distanza da Verbania. Tale affermazione è puramente demagogica, falsa sapendo di esserlo. O no? Non solo sono affidate occasioni e lavoro a dei poveri chioggiani ma, pure (come abbiamo visto e appurato pienamente in questi periodi) pure sprovveduti dilettanti (vedi automezzi inidonei, assenze, mancato cibo ai cani, mancata manutenzione, mancati stipendi regolari ecc.).

Non commentiamo le parole della Sau riferite al fatto che qualcuno ha perso il contatto con la realtà, poiché, parla di sé.
Finalmente parliamo di soldi. Allora la Sau sbandiera cifre tipo, 450.000 € dati dal comune all’associazione dal 2010 al 2014, niente di diverso da quello pattuito cioè l’onere per pagare i 3 dipendenti del canile che costano circa 100.000 € l’anno, oneri compresi (33000 a testa l’anno, stipendio 14 mensilità, contributi e oneri fiscali vari, esattamente come da bilancio depositato in comune).

Chiarito questo, cara signora Sau, cosa centrano i disoccupati ? vuole disoccupare anche questi 3 dipendenti? Francamente non si capisce di cosa si stia parlando se non di propaganda vuota, inutile e becera. Così come degli sbandierati compensi veterinari e altri menzionati non capiamo di cosa incolpi l’associazione o da scandalizzare i poveri della città di Verbania. Pura propaganda.

Quello che invece la signora Sau dovrà chiarire al giudice è l’affermazione che su 53 animali solo 17 sono riconducibili ai Comuni mentre gli altri sarebbero “abusivi”.
La nostra beneinformata Sau, tace del fatto che esiste una convenzione tra il Comune di Verbania e i comuni convenzionati (delibera consiglio comunale 2010 e tuttora vigente) con cui questi ultimi versano 1 € pro-abitante (e non 10 come dichiarato in consiglio). Basta verificare le carte!

Nel canile, sulla base delle delibere di giunta RESCHIGNA E ZANOTTI (Delibere del 21.12.2006 e 8.7.2003) erano previste espressamente 250 € quale tariffa una tantum per conferimenti definitivi di animali da parte di privati e da quel momento tali cani diventano di proprietà del comune di Verbania. Di conseguenza, poiché il canile, oltre che essere un presidio sanitario, è anche “RIFUGIO DEL CANE”, l’Associazione non poteva fare diversamente e accogliere i cani, previa autorizzazione comunale.

Poi, la signora Sau, risponderà alla nostra querela per diffamazione quando afferma che i cittadini di Verbania pagano magliette, calendari e banchetti, multe e consulenze. Qui, dichiariamo ai cittadini di Verbania che di tutto questo i volontari raccolgono queste somme direttamente dai cittadini che fanno offerta volontaria, senza gravare sul bilancio comunale.

Infatti, l’ultimo bilancio dell’Associazione, depositato in Comune, parla chiaro e dice che a fronte di un versamento del Comune di 98.000 € annui, l’Associazione ha sostenuto spese per 154.925 € comprese le 104.574 € solo per costo del personale dipendente.
Nuovamente la Sau rivela una montagna di informazioni superficiali e crea un danno, a se stessa e agli altri, ad ogni esternazione manipolatoria.

L’Associazione unitamente ai consiglieri di minoranza, ha richiesto un Consiglio, aperto alla cittadinanza per discutere sulla questione dell’assegnazione alla srl Adigest contro l’Associazione stessa, tale richiesta è stata sempre delusa e ora la signora, esperta in comunicazione, ci informa che non è stata accolta perché costerebbe 2/3000 € quindi uno spreco di denaro pubblico (2 o 3000 ? non è un caffè in più o meno…tanto per buttare cifre all’aria).

Francamente per ora lo spreco pubblico è dovuto solo per questa maggioranza, infatti, tale Consiglio costa solo di luce elettrica, poiché se il consiglio fosse aperto al pubblico, non costa assolutamente niente perché i consiglieri, in questo caso, non percepiscono gettone di presenza. Detto questo, cari verbanesi, reclamiamo consigli aperti per risparmiare….è d’accordo in questo, signora Sau? Poiché tiene così tanto alle tasche dei Verbanesi.

Prima di terminare, vogliamo spiegare perché è stata fatta la denuncia per danno erariale.
Il bando del 30.9.2013 fa riferimento a una base d’asta di 60.000€, l’Associazione Amici degli Animali aveva presentato i quesiti entro il termine fissato, chiedendo tra l’altro, come fosse possibile gestire il canile con 60.000 € a fronte di un costo solo per il personale di circa 100.000 €.

Il Dirigente, signor Brignardello, rispondeva che questa era la somma messa a disposizione dal Comune e che l’Associazione avrebbe potuto svolgere un’attività d’impresa per ricavarne la differenza, cosa rifiutata per non far diventare un lucro la gestione dei cani, per evidenti conflitti di etica.

Nello stesso tempo, lo stesso Brignardello trattava con la srl Adigest proponendo non quanto proposto all’Associazione, ma con tutt’altri contorni che sono: sempre i 60.000 € ma “il fare impresa” era proposta in altri termini (sospetti anzi certi…).
Oltre ai 60.000 € è riconosciuta dal Brignardello la somma di € 15 giornalieri, a carico comunale, per ogni cane catturato da ospitare nel canile e ovvio, senza proprietario, mentre la srl Adigest si accontenta di 7,5 €. Mentre all’Associazione era richiesto di arrangiarsi e fare impresa.

Le considerazioni sospette sono quindi:
media presenze cani nel canile n°60 (medie riconosciute dal Comune) x7,5 € = 450 € al giorno x 365 giorni = 164.250 € (solo di costo variabile) + i 60.000 € di costo fisso = 224.250 € (poi aggiungiamo IVA 22% perché Adigest è srl non onlus come Associazione), 224250 x 22% = per un totale, dalle tasche dei Verbanesi di 273.585 €.

Penso che ogni cittadino di Verbania ora capisca perché Loredana Brizio per conto dell’Associazione Amici degli Animali non stia facendo di tutto questo una questione politica ma meramente di giustizia sociale e di economicità, valori per i quali ritengo valga la pena battersi contro i demagoghi politici di questa maggioranza comunale che calpesta verità ogni giorno con affermazioni false.

Non finiremo mai di stupirci poiché mentre sto per terminare, mi viene alla memoria ancora la signora Sau mentre getta un ultimo discredito quando afferma che all’insaputa dei Verbanesi il canile ospitava anche cani importati dalla Sicilia e dall’Emilia Romagna.

Questa signora che esordisce colma d’informazioni, pronta a rivelare chissà quali segreti perversi vivono nel canile e che ci rappresenta come Presidente di qualcosa che ci sfugge, non sa o finge di non sapere, e non so cosa sia peggiore per una Presidente di qualcosa, che quei cani di cui parla provenienti dalla Sicilia erano proprio stati autorizzati dal Comune di Verbania che quelli dell’Emilia Romagna non erano altro che i “beagle” salvati dall’allevamento vivisezione di Morini e distribuiti a soli canili affidabili del nord-Italia, cani poi tutti regolarmente dati in affido a richiedenti vari, ecco, signora Sau che fine fanno le bugie, o hanno le gambe corte o il naso lungo…
Con riconoscenza, condividiamo la sua ultima frase… “i cittadini sono sicura sapranno giudicare distinguendo tra chi urla e chi fa”.

La Presidente dell’Associazione Amici degli Animali
Loredana Avv. Brizio
Leggi QUI il post completo