ConserVCO e ATC: PD replica ad Albertella

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Partito Democratico, in contro replica al Sindaco Giandomenico Albertella, riguardante il doppio incarico alla guida di Conser VCO e ATC a Marchioni.

  
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Albertella alza polveroni ideologici per non rispondere nel merito: perchè lo stesso uomo dovrebbe occuparsi delle case popolari per migliaia di famiglie fragili in quattro province del Piemonte e anche della principale società multiutility del VCO come ConserVCO?.

Le dichiarazioni deliranti del sindaco Albertella sono la miglior conferma del fatto che abbiamo colto nel segno. Quando un amministratore arriva a parlare di “fascismo ideologico” solo perché viene messa in discussione l’opportunità di una nomina pubblica, significa che ha completamente perso lucidità politica e istituzionale.

“Albertella straparla – letteralmente – di fascismo, dimostrando di non sapere nemmeno di cosa sta parlando,” attacca Riccardo Brezza, segretario provinciale del Partito Democratico del VCO. “Siamo davanti a un tentativo imbarazzante di alzare polveroni ideologici per nascondere l’unica verità che conta: ha gestito una nomina pubblica con arroganza, senza alcun senso delle istituzioni e della misura.”

Il tema, come abbiamo detto fin dal primo giorno, non è la legittimità formale dell’elezione, che spetterà eventualmente ad ANAC o ad altri enti verificare. Il vero scandalo – politico, morale e istituzionale – è che lo stesso uomo che dovrebbe occuparsi delle case popolari per migliaia di famiglie fragili in quattro province si carichi un secondo incarico pubblico retribuito, alla guida della principale multiutility del VCO.

“Dal giorno dell’esito elettorale abbiamo riconosciuto al sindaco un’apertura di credito. Chi vince ha il diritto di avanzare proposte da valutare con priorità. Ma non sono arrivate idee né stimoli. Solo nuove poltrone, incarichi a fedelissimi, aumenti d’indennità. È la solita scuola, quella della Prima Repubblica, dove contano solo le logiche di partito e l’obbedienza. Abbiamo chiesto dialogo e spazi democratici. In cambio, un controllo totale su partecipate, organi di vigilanza e rappresentanza dei sindaci in ASL. Una lezione di assolutismo tutta concentrata sui bisogni del Sindaco di Verbania, travestita da amministrazione del territorio.” dichiara Emanuele Vitale, capogruppo PD in Provincia.

Albertella accusa il Partito Democratico di avere fame di poltrone, ma dimentica di dire che oltre alla nomina di Marchioni, ha voluto accaparrarsi anche tutto il collegio dei revisori dei conti, l’organo che dovrebbe controllare l’operato della società, riempiendolo di uomini e donne a lui politicamente vicini. Questa sì che è una logica da occupazione militare, altro che rispetto delle istituzioni.

Il Partito Democratico non accetta lezioni da chi usa i Comuni come pedine e le nomine pubbliche come merce politica. Se c’è fame di poltrone, è quella che si consuma nel chiuso degli uffici tra un incarico e l’altro, non tra chi chiede trasparenza e rispetto delle istituzioni.

“Albertella non è nervoso per i nostri toni, è nervoso perché abbiamo detto la verità,” conclude Brezza. “E la verità è che questa nomina grida vendetta dal punto di vista etico, prima ancora che giuridico. Ma saranno i cittadini a giudicarlo. Noi andremo fino in fondo, dentro le istituzioni e fuori, per ripristinare una cultura della responsabilità che lui ha tradito.”

Riccardo Brezza
Segretario provinciale del Partito Democratico del VCO

Emanuele Vitale
Capogruppo PD – Provincia del VCO
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