Quaretta su ospedale unico

Riceviamo e pubblichiamo, una nota di Augusto Quaretta, riguardante le ultime notizie sulla sanità locale e l'ospedale unico del VCO.

  
a-
+
Ci sono voluti più di 25 anni, ma finalmente il senso di responsabilità sembra prevalere sulle logiche di campanile e sulla smania di raccattare voti a tutti i costi, persino a discapito della salute e del benessere dei cittadini.

All'epoca del primo progetto di un nuovo ospedale per il Verbano Cusio Ossola, ero presidente della Conferenza dei SIndaci; già in quel periodo cominciavano ad essere i primi segnali di un progressivo declino dei servizi sanitari e certamente non a causa della scarsa professionalità degli operatori che non è mai venuta meno, ma perché il sistema cominciava a non reggere più e non riusciva più a garantire le migliori condizioni di lavoro per medici, infermieri e operatori del settore. Era chiaro che si rendesse necessario un cambiamento forte, coraggioso e responsabile.

Nel frattempo l'unico ospedale ad essere sacrificato e salvato al tempo stesso, fu quello di Omegna; il "Madonna del Popolo", voluto e realizzato grazie alle risorse messe a disposizione dagli omegnesi e dalle comunità del Cusio, veniva "ripensato" a discapito della sua storia importante ma almeno, attraverso l'accordo pubblico-privato, gli veniva concesso un futuro

Guai invece a pensare di riorganizzare il resto del territorio !

Ricordo di aver convocato diversi incontri tra Ossola Cusio e Verbano per presentare il progetto del nuovo ospedale di Piedimulera, pronto, bello e innovativo e di aver preso un sacco di "botte verbali", talvolta in maniera anche brutale.
Tutti erano consapevoli che la situazione sarebbe precipitata da lì a qualche tempo ma niente; molti politici e politicanti, hanno preferito promettere tutto e il contrario di tutto pur di rosicchiare qualche voto qua e là.

Le formule si sprecavano: mantenimento e rafforzamento degli ospedali, ospedale unico plurisede, superspecializzazione delle strutture lasciando qualcosa a Verbania e qualcosa a Domodossola...
E mentre alcuni promettevano l'impossibile mentre l'ASL perdeva sempre più soldi ogni anno, diventava sempre più difficile curarsi nel VCO.

Di fronte alle notizie degli ultimi giorni, nonostante quello che io e molti altri hanno vissuto e subito in quegli anni e poi ancora recentemente, la soddisfazione prende il sopravvento. Non ho mai cambiato idea in tutti questi anni, ma non perché io fossi un luminare, uno stratega o un sensitivo. Bastava ascoltare la gente, bastava prestare attenzione ai segnali di preoccupazione lanciati da medici, infermieri e associazioni di categoria per rendersi conto che era necessario cambiare rotta.
Bastava pensare alla comunità lasciando perdere il proprio tornaconto personale ed elettorale.

Oggi poco mi importa dire che se fossero andate diversamente le cose, forse a quest'ora ci sarebbe già da tempo un nuovo ospedale nel VCO e non sono nemmeno più tanto interessato ad una posizione piuttosto che a un'altra che sia Piedimulera o qualche altro spazio tra Verbano, Cusio ed Ossola. In questi anni ho macinato centinaia e centinaia di chilometri per andare là dove avrei potuto garantire le cure migliori ai miei familiari!
Non rivendico e non mi riscatto di nulla. Oggi mi piace pensare che finalmente la gente viene messa al primo posto. Non è una questione politica. Non avrebbe mai dovuto esserlo!! E' una questione di rispetto e dignità !

Augusto Quaretta
già presidente della Conferenza dei SIndaci dell'ASL VCO

Componente di Omegna si cambia!
Leggi QUI il post completo