"Le anime degli alberi"

Le anime degli alberi. Mostra di arte contemporanea dal 23 agosto al 3 settembre 2025, presso il Parco della Fantasia Gianni Rodari, Omegna. A cura di Marisa Cortese – organizzazione Siviera.

  
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L’albero come archetipo universale
Dal 23 agosto al 3 settembre 2025, il parco della fantasia gianni rodari a omegna ospita una rassegna che trasforma il forum in un bosco artistico.
Oltre trenta artisti, italiani e internazionali, interpretano l’albero come simbolo di vita, memoria e trasformazione.

Un percorso tra materia e simbolo
Opere pittoriche, sculture, fotografie e installazioni raccontano il mondo vegetale attraverso linguaggi diversi: dalla pittura tradizionale alla sperimentazione multimediale, dall’uso di materiali naturali a costruzioni visionarie.
“l’albero non è mai sfondo, ma protagonista: radici nella memoria e rami che cercano la luce”

Tra i nomi in mostra:
Maria giulia alemanno, germana apostolo, oscar aprile, celia ascua, lamberto caravita, gilda cefariello grosso, marina comerio, marisa cortese, albina dealessi, daniela della vedova, ekart, daniela evangelisti, marco fiaschi, sergio franzosi, daniela gilardoni, graziella gola, benedetta iandolo, paolo lizzi, paolo lo giudice, renato luparia, nataliia maloholovko, rosy mantovani, maria cristina pasquali, adriana perego, pina pilia, miriam pracchi, barbara richards, maria cristina tebaldi, vittorio tonon, paolo viola, antonella vitali, clarice zdanski.

L’inaugurazione e gli orari
inaugurazione: sabato 23 agosto 2025, ore 16:30
orari:
• sabato e domenica: 15:00 – 22:00
• lunedì – venerdì: 18:00 – 22:00
ingresso libero

L’albero delle favole
L’esposizione fa parte della kermesse sanvitobimbi, dedicata quest’anno al tema “l’albero delle favole”.
In questo contesto, la mostra si muove tra poesia visiva e impegno ecologico, invitando a ritrovare il legame profondo con la natura.

Conclusione critica
Le anime degli alberi non è soltanto una mostra: è un atto di ascolto.
Ogni opera sembra respirare, portando con sé il fruscio di foglie invisibili e la gravità silenziosa delle radici.
“è un’arte che non urla ma sussurra, che si offre come luogo di riflessione e di responsabilità”
In un’epoca dominata dalla velocità, l’esposizione propone un ritmo opposto: fermarsi, contemplare, percepire l’intreccio segreto tra uomo e paesaggio.
Sulle rive del lago d’orta, le anime degli alberi diventa dunque una sorta di radura simbolica: uno spazio in cui l’arte contemporanea si intreccia con la memoria e il futuro, ricordandoci che ogni radice è una storia e ogni ramo è una possibilità.
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