Stresa Festival 2025: VoceAllOpera

Trona a Stresa Festival, per la sua 64esima edizione, VoceAllOpera, il progetto di “opera tascabile” ideato dal regista Gianmaria Aliverta con lo scopo di ricercare un nuovo modo di fare teatro musicale valorizzando giovani talenti.

  
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Dopo Rigoletto e Le Nozze di Figaro, nella particolare dimensione da camera concepita appositamente per Stresa Festival, tocca ora al mozartiano Don Giovanni, nella rara versione ottocentesca per quartetto d’archi e fortepiano realizzata da Joseph Küffner (1776 – 1856), andare in scena martedì 2 e mercoledì 3 settembre alla Stresa Festival Hall (Centro Congressi), anziché all’Isola dei Pescatori come inizialmente previsto (ore 19.30; biglietti da 25 a 40 Euro).

Rimane fissata al 2 settembre, alle ore 17.30 sul Palco acustico La Catapulta, allestito sul Lungolago di Stresa, la presentazione del volume Il loggionista impenitente di Alberto Mattioli: interverranno, oltre all’autore, lo stesso Gianmaria Aliverta e Barbara Minghetti. Ingresso libero sino a esaurimento posti.

«Le previsioni metereologiche per i prossimi giorni, che rischiano di compromettere lo svolgimento delle prove e il corretto allestimento del Don Giovanni, ci costringono a prendere in anticipo la decisione di spostare al chiuso le due rappresentazioni dello spettacolo», specifica Mario Brunello, Direttore Artistico di Stresa Festival, «La nostra preoccupazione maggiore è salvaguardare la qualità artistica della proposta, così come concepita dal regista, e fare in modo che possa essere apprezzata al meglio dal pubblico».

A Stresa il Don Giovanni sarà eseguito dal VenEthos Ensemble, con Giacomo Catana e Mauro Spinazzè ai violini, Francesco Lovato alla viola, Massimo Raccanelli, a violoncello e direzione. Quartetto il cui nome rimanda sia alla terra d’origine dei suoi componenti e più specificamente alla grande tradizione d’archi veneta, che conferisce al gruppo una forte identità stilistica, sia all’“Ethos” della filosofia greca, facendo proprie le teorie secondo le quali la musica influisce sulla psiche e sulle emozioni delle persone.

Il cast vocale della nuova produzione di Don Giovanni firmata da Gianmaria Aliverta include i vincitori del Concorso Lirico Internazionale Giancarlo Aliverta, edizione 2024, la cui finale si è svolta lo scorso novembre a Busseto. Il concorso ha come obiettivo quello di offrire a giovani artisti un autentico trampolino di lancio.

Interpreti e ruoli: William Hernàndez e Gianmarco Durante (Don Giovanni), Vittorio Del Monte (Leporello), Riccardo Benoldi (Don Ottavio), Alessandra Rizzini (Donna Anna), Alessia Panza e Johanna Padula (Donna Elvira), Emil Abdullaiev (il Commendatore), Qiming Xie (Masetto), Martina Tragni (Zerlina). Le scene sono di Francesca Donati, i costumi di Sara Marcucci. Maestro al fortepiano: Giulio Amerigo Galibariggi.

Sarà un Don Giovanni fortemente fisico e teatrale, dove i cantanti non saranno solo voci, ma veri attori. Il risultato offrirà una visione moderna e coinvolgente del mito del dissoluto e dell’impunito, con una costruzione scenica centrata sui personaggi, sul corpo e sul rapporto con lo spazio e il pubblico. «Non è mio interesse giudicare Don Giovanni. Non voglio dire se quello che fa sia giusto o sbagliato» – racconta Gianmaria Aliverta – «Il mio compito come regista è quello di mettere in luce le dinamiche del personaggio, così come le ha consegnate Mozart, senza stravolgimenti, senza forzature. In un mondo in cui tutti vogliono correggerlo, salvarlo, Don Giovanni sceglie la coerenza alla sopravvivenza. Sceglie di morire piuttosto che fingere di essere un altro. E con una scelta estrema entra nel mito».

Fondata nel 2013 e attiva a Milano, VoceAllOpera è un’associazione di promozione sociale nata con l’obiettivo di offrire concrete opportunità di debutto a giovani talenti del mondo lirico. In questi anni, grazie al lavoro di talent-scouting del suo fondatore Gianmaria Aliverta, ha visto emergere artisti oggi presenti stabilmente nei cartelloni dei maggiori teatri internazionali: dai direttori d’orchestra Michele Spotti, Marco Alibrando, Niccolò Jacopo Suppa, a cantanti come Maria Mudryak, Chiara Isotton, Federica Vitali, Oreste Cosimo, Giuseppe Infantino, Alessia Panza, solo per citarne alcuni.

Regista tra i più versatili della sua generazione, Aliverta ha firmato oltre 80 titoli in dieci anni di carriera. È noto per l’attenzione alla regia e all’attorialità dei cantanti, tanto da essere definito dalla stampa l’inventore dell’opera low cost, che mette in secondo piano lo sfarzo scenico per privilegiare un lavoro profondo sui personaggi. Alterna la sua attività registica all’insegnamento, sia nei conservatori sia in accademie per registi lirici. Leggi QUI il post completo