"Cravariola: l'Alpe della Dote"
La Première di "CRAVARIOLA: l'Alpe della Dote", un viaggio storico tra Ossola, Varese, Ticino: il documentario sull’affascinante e complessa storia dell'Alpe Cravariola.
👤 Redazione ⌚ 17 Ottobre 2025 - 14:03 Commentaa-
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L’Associazione Sentieri degli Spalloni presenta la prima visione assoluta del documentario "CRAVARIOLA: l'Alpe della Dote", un evento di punta del programma 2025 "Montagne senza Confini", dedicato al 150° anniversario della posa dei cippi di confine tra Italia e Svizzera.
La première si terrà sabato 18 ottobre alle ore 17.00 a Crodo (VB), presso il Foro Boario. La serata vedrà anche la presenza delle voci del Coro Valgarina di Montecrestese. Dopo la visione, sarà possibile gustare “Sapori senza confini”, uno spazio di assaggi di sapori e bontà del territorio.
Il documentario racconta la storia affascinante e complessa dell'Alpe Cravariola, un luogo selvaggio e suggestivo incastonato tra le montagne dell’Ossola, sospeso tra Italia e Svizzera. Per secoli, questo alpeggio è stato teatro di una contesa territoriale, ma che è diventato anche un simbolo di memoria, identità e cooperazione transfrontaliera. La narrazione ripercorre le tappe cruciali della sua storia: dalle origini come dono nuziale medievale – la "dote" del titolo – fino al celebre e definitivo arbitrato internazionale del 1874, condotto dal politico e diplomatico statunitense J.P. Marsh, che pose fine alla disputa e sancì la definizione dei confini.
Il progetto, nato da un’idea dell'Associazione Sentieri degli Spalloni per raccontare e far conoscere questo territorio cruciale, è una produzione Lutea e Pixelpro, con la regia di Marzio Bartolucci e la sceneggiatura di Arianna Giannini Tomà, con il sostegno economico di vari enti oltre che della "Comunità di Lavoro Regio Insubrica" e del "Consiglio Regionale del Piemonte".
"Realizzare 'CRAVARIOLA: l'Alpe della Dote' significa onorare la nostra finalità associative - spiega Nori Botta, presidente dell’Associazione - più che un semplice alpeggio, Cravariola è un archivio a cielo aperto. Rappresenta la profonda identità e l'appartenenza di un popolo che ha imparato a cooperare sui confini. Quella linea tra Italia e Svizzera, che pure è segnato nella pietra, è in realtà tessuta dalle memorie e dalle vicende di tutte le comunità che l'hanno attraversata, che tramite anche questo documentario, desideriamo tramandare e non dimenticare."
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