Presidente Costa su ripristino viabilità in Valle Strona e "piano neve"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa della provincia sulla situazione viabilità in Valle Strona e sul Piano Neve

  
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Il lavoro portato avanti nel fine settimana dagli operai e tecnici della ditta incaricata dalla Provincia d’intervenire sul ripristino della viabilità all'imbocco della strada della Valle Strona consentirà, appena diminuiranno le precipitazioni, di aprirla al passaggio delle auto e dello scuolabus a senso unico alternato e a fasce orarie durante il giorno e con chiusura notturna (ma con garanzia di transito per le emergenze). “La massicciata erosa dall'acqua poggia sulla roccia e ciò ha permesso di consolidarla piuttosto rapidamente, tanto che tra domani pomeriggio e mercoledì mattina dovremmo essere in grado di riportare la circolazione sull'arteria (in queste giornate deviata verso Gattugno, Germagno e l’Alpe Colla). Come è noto, più complesso e dispendioso è l’intervento tra Prelo e Canova, dove il dissesto del versante da mettere in sicurezza è diffuso e, in attesa di molteplici interventi di carattere definitivo e del loro finanziamento, non resta che vietare temporaneamente la circolazione quando, come oggi, dalla Regione viene emesso un bollettino con rischio idrogeologico” fa sapere il Presidente della Provincia Stefano Costa che ritorna con un aggiornamento sul nodo della copertura finanziaria del ‘piano neve’.

“La soluzione sulla quale avevamo ragionato nei giorni scorsi con Sindaci, Regione e Prefetto non ha trovato il consenso dei Revisori dei Conti della Provincia, che nella situazione di pre-dissesto dell’ente, sono una voce che non si può disattendere. Utilizzando le risorse, che a stretto giro ci dovrebbe passare la Regione quali fondi parzialmente integrativi degli stanziamenti necessari per lo svolgimento delle funzioni delegate alla Provincia (un’integrazione a cui deve provvedere anche su sentenza del TAR), si paleserebbe un’ ‘illegittimità contabile’. Insomma l’Amministrazione Provinciale si dovrebbe assumere la responsabilità di un debito fuori bilancio, perché quel denaro non può essere utilizzato per assolvere una funzione che ci ha assegnato lo Stato e questo passo falso, in un frangente finanziario già molto compromesso, non possiamo e non vogliamo compierlo”.

“Ho avvisato di ciò tutte le parti in causa, a partire dai Sindaci e dai Consiglieri Provinciali, ma alla luce del parere dei Revisori dei Conti, la via da percorrere si restringe ulteriormente. Abbiamo reperito da un ‘superstite’ fondo di riserva 170 mila euro che consentono la copertura delle spese di sgombero neve e salatura per due settimane. Per arrivare almeno a fine anno ne servirebbero altri 300 mila, ma per questi fondi non possiamo agire in nessun modo sulle attuali voci di bilancio provinciale. Ritengo che le istituzioni che stanno al di sopra di noi dovrebbero intervenire avendoci mantenuto in capo l’erogazione di questi servizi, visto che al Verbano Cusio Ossola riconoscono prerogative di specificità montana. Mercoledì, con le altre Province piemontesi, saremo di nuovo a colloquio con la Regione, e tornerò a rimarcare questo pericolo, che ormai ci sfiora".

“Se nessuno ci presterà ascolto, l’extrema ratio, che a livello di amministrazione provinciale stiamo valutando insieme alla Prefettura, è quella di un’ordinanza, la cui forma e contenuti stiamo approfondendo. Parliamo di un atto con cui, in caso di ghiaccio o neve, si ordini la chiusura di strade e si vieti la circolazione, oppure si arrivi a precettare le ditte idonee a svolgere tale compito, perché è evidente si tratti di servizio di pubblica utilità, di una prestazione indispensabile, della quale lo Stato, a questo punto, deve farsi carico”.

“Chiaro che non vorremmo giungere a questa decisione ‘limite’, ma più l’inverno si avvicina, più le opzioni di intervento si assottigliano. Intanto – conclude Costa – ringrazio i Sindaci dei Comuni, in cui negli ultimi giorni si sono rese necessarie le prime salature e che hanno provveduto a spese delle loro amministrazioni comunali a spargere il sale sui chilometri più in quota delle strade provinciali”.
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