Interventi di Marcovicchio e Sistori in Consiglio Comunale Aperto

Riceviamo e pubblichiamo, gli interventi di Matteo Marcovicchio Consigliere Provinciale, e Francesco Sirtori, Vicepresidente del Club Forza Silvio Verbania - Forza Italia, al Consiglio Comunale Aperto sul tema sanità

  
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Matteo Marcovicchio Consigliere Provinciale:
Non darò i numeri dei Dea, come qualcuno ha fatto su Facebook – e i risultati per Verbania li abbiamo letti sul giornale – per giustificare il salvataggio di Verbania a scapito di Domodossola o viceversa.

Sarò molto più semplice e banale, rispondendo con due lettere: N-O.

Tutti dobbiamo dire NO alla Chiamparino-Reschigna-Saitta. Per evidenti ragioni che sicuramente verranno spiegate oggi, nessuno ospedale può perdere l’urgenza-emergenza. È ingiusto e in parte vigliacco penalizzare una parte dei cittadini del Vco nella fase più delicata della loro vita. Possiamo tagliare tutto, ma non questo.

È inaccettabile che una mattina a Torino si siano alzati e, finita la colazione, ci abbiano scippato un Dea senza darci neanche i 15 giorni di preavviso. Senza una proposta, uno straccio di analisi tecnica, senza alternativa per l’immediato e soprattutto senza soluzioni.

Questa posizione, condivisa da altri, l’abbiamo espressa nettamente fin dall’inizio. Era ed è l’unica soluzione di buon senso, perché se il medico ti dice: “devo amputarti un braccio, scegli quale”, mi pare normale che la prima risposta sia: “salvami tutte e due le braccia”. E qui si possono salvare, basta razionalizzare altrove, magari a Torino o in pianura.

Purtroppo la giunta regionale Pd di Chiamparino, Reschigna e Saitta ci ha buttato una polpetta avvelenata e ce la siamo mangiata. O meglio: ve la siete mangiata perché il baillame di ieri e il voto dei sindaci è l’imbarazzante frutto della politica del Pd.

Guidate tutti i principali comuni del Vco, la Provincia, la Regione, il governo e avete l’unico parlamentare del territorio. Non siete stati capaci di tutelare i cittadini.

A Torino avete girato la responsabilità di decidere un piano sanitario regionale – quindi di tutto il Piemonte – agli amministratori della più piccola delle sue province.

Come partito non siete stati in grado di prendere una posizione accettabile firmando dopo l’assemblea provinciale un documento che dice tutto e nulla.

A Verbania, il capolavoro. Sindaco, con le sue uscite, le dichiarazioni, le sue forzature, si è presa il rischio grandissimo di dividere il territorio. E c’è riuscita alla grande, facendo pendere all’unanimità la rappresentanza dei sindaci (Omegna e Domo su tutti) contro Verbania. Adesso lei invoca la gente e la piazza. La verità è che politicamente ha fallito e le è rimasto il cerino in mano. Questo però, purtroppo, non è un gioco: la politica sanitaria è la salute dei cittadini.

Non devo insegnare niente a nessuno ma, sapendo che oggi si sarebbe riunito il Consiglio, avrebbe dovuto pretendere – anche nel rispetto di questa assemblea, cui va la mia solidarietà – che la Rappresentanza dei sindaci non si riunisse, peraltro convocata da un sindaco, Mellano, che ha la tessera Pd, ma è soprattutto medico e dirigente di questa Asl… e nella quale i principali esponenti sono suoi colleghi di partito. Se l’avesse fatto avrebbe avuto un sostegno forte che oggi le è inutile perché i buoi sono scappati.

A proposito di Pd. Non ho sentito in questi giorni dichiarazioni roboanti, proteste indignate, prese di posizione. Mi farebbe piacere – e gliele consegno – che si leggesse quelle che hanno rilasciato fino a pochi mesi fa i suoi colleghi Borghi, Trapani, Reschigna ecc… Sono letture illuminanti.

Io oggi ribadisco il mio no alla chiusura di uno qualsiasi dei nostri Dea. E protesto. La invito a fare lo stesso, ma non contro i colleghi sindaci del Vco o contro il centrodestra che continuate a dire – e basta con le mistificazioni – essere responsabile dei conti in rosso del Piemonte.

Se ha il coraggio faccia come i compagni di Tortona, come il compagno sindaco Gianluca Bardone, i suoi assessori e i suoi consiglieri, che restituiranno le tessere al partito. Facciamo così, può darla già oggi stesso al vicepresidente Reschigna che quando lunedì sarà a Torino, dove voterà per la chiusura di un Dea, avrà modo di consegnarla.



Francesco Sirtori, Vicepresidente del Club Forza Silvio Verbania - Forza Italia
Buongiorno, sono Francesco Sirtori, vicepresidente del Club Forza Silvio Verbania e competente della sesta Commissione Esperti di Forza Italia per il Comune di Verbania.
Premesso che gli argomenti che voglio portare alla vostra attenzione sono già stati trattati in alcuni comunicati, vorrei però aggiungere alcune importanti considerazioni.
Poiché ero presente il 10 novembre durante l’incontro tra l’assessore regionale Saitta e i sindaci del VCO, ritengo di dover esprimere la mia opinione riguardo la situazione che si sta delineando sulla scellerata scelta di avere un unico DEA per la nostra provincia.
Si tratta, in ogni caso, di una prospettiva estremamente limitante e dannosa per i cittadini: un territorio di 160.000 abitanti, che con l’afflusso turistico annuale arriva a contare oltre 2.700.000 presenze, ha diritto ̶ così come prevede l’articolo 32 della nostra Costituzione (che tratta il tema del “Diritto alla salute”) ̵̶ a un servizio sanitario adeguato e senza alcuna penalizzazione.
Oltretutto, nella situazione in cui la provincia si trova a causa della crisi, questa decisione sarebbe un ulteriore colpo basso a una popolazione che si vede già in difficoltà economica e che ha il diritto di continuare ad avere un servizio sanitario adeguato, con gli attuali DEA di Verbania e Domodossola, senza correre il rischio di scatenare inutili guerre fra campanili per arrivare a una scelta, che non si deve attivare.
Pertanto, il Club Forza Silvio Verbania farà dei banchetti a Verbania e anche a Domodossola per raccogliere le firme, affinché non avvenga la chiusura di uno dei due DEA provinciali, e le consegneremo al Prefetto Dott. Francesco Russo.
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