SS34 Frana di Cannero niente apertura per Natale

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato stampa dei sindaci di Cannobio, Cannero Riviera e Verbania in merito alla “frana di cannero” ed in particolare a seguito del report di cantiere trasmesso dal direttore dei lavori in data 19.12.2014

  
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I Sindaci di Cannobio , Cannero e Verbania hanno preso atto con grande preoccupazione del bollettino di venerdì sera 19.12.2014 del tecnico geologo che conferma quanto temevano da alcuni giorni: la strada non sarà consegnata ad Anas nella giornata odierna (sabato 20.12.14) e quindi non sarà riaperta al transito entro Natale, contrariamente a quanto deciso domenica 14.12. u.s. in seguito alle analisi ed agli approfondimenti effettuati dopo il sopralluogo esperito dai tecnici di Regione, ANAS, Provincia, Comuni , alla presenza del Vice Presidente della Regione Piemonte, del Prefetto e dei Sindaci di Verbania, Cannobio, Cannero, Ghiffa.

Qui di seguito sintetizziamo il report di cantiere del direttore dei lavori trasmessoci in data 19.12.14:

Anche oggi  il ragno escavatore ha continuato l'attività  di disgaggio, alternata alla pulizia del vallo, ma sono ulterioremente emerse le scadenti caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni e delle rocce, come già illustrato nei precedenti rapporti. Si tratta di rocce molto fratturate, alternate a vere proprie cataclasiti sabbiose e contenenti massi più consistenti ma slegati e conseguentemente instabili, anche di dimensioni di alcuni metri  cubi non scaricabili direttamente nel vallo sottostante, per il reale pericolo di superamento dello stesso.

In particolare oggi sono stati isolati due corpi rocciosi instabili di dimensioni e caratteristiche meccaniche tali da rendere poco produttiva l'azione degli espansivi chimici per cui si è dovuto riposizionare il ragno e domattina lo si doterà di martellone demolitore.

In estrema sintesi quindi:
- le masse instabili non possono essere lasciate in posto allo stato naturale in quanto rappresenterebbero un pericolo grave per il futuro.
- non possono essere facilmente bloccate sul posto in quanto immerse in materiali molto fragili e scomposti, dove le chiodature hanno poca presa, 
-   non possono neppure essere fatte cadere senza essere preventivamente demolite perchè finirebbero per raggiungere le abitazioni sottostanti;
- la demolizione delle masse più imponenti risulta lenta e va coadiuvata con l'ausilio del ragno dotato di martello demolitore; si sta verificando la possibilità di uso di microcariche tipo Nonex.
- Il materiale cataclastico che ingloba le masse più consistenti è da considerarsi instabile nel tempo su pendenze superiori a 45/50°, per cui andrà stabilizzato con opere di tipo attivo.

Per quanto sopra non sono ragionevomente determinabili i tempi di consegna del cantiere ad ANAS.

LA SITUAZIONE E’ DIVENUTA ORMAI INSOSTENIBILE, OLTRE PER I DISAGI PROVOCATI ALLE COMUNITA’ LOCALI , AI LAVORATORI, ALLE ATTIVITA’ ECONOMICHE, AGLI STUDENTI, AGLI OPERATORI DEI SERVIZI PER LE PERSONE E PER LE EMERGENZE, ANCHE SUL PIANO ECONOMICO PER I COMUNI DI VERBANIA, CANNOBIO E CANNERO , UNICI SOGGETTI CHE FINORA HANNO CONTRIBUITO CON PROPRIE RISORSE ALL’ISTITUZIONE ED ALL’ ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOSTITUTIVI DI TRASPORTO CON LA MESSA A DISPOSIZIONE DI IDONEE AREE PER LA SOSTA GRATUITA E PER I TANTI VOLONTARI ED OPERATORI CHE DA OLTRE UN MESE DEDICANO CON PASSIONE LA LORO ATTIVITA’ QUOTIDIANA AL SERVIZIO DEI NOSTRI CITTADINI.

E' evidente a questo punto che occorra una regia tecnica superiore, regionale, del servizio geologico regionale, con il mandato di indicare:

A) una chiara, certa ed urgente comunicazione a tutti gli utenti della SS 34 ai lavoratori, alle imprese e alle attività economiche, agli operatori dei servizi per le emergenze, agli studenti, ai cittadini delle fasi lavorative necessarie per giungere alla riapertura della strada.

B) tempi certi di apertura, ben considerando la sicurezza delle maestranze , ma con la determinazione di chi ritiene che , alla luce di quanto emerso in questa lunga fase di pulizia del versante, di demolizione e di disgaggio delle masse rocciose , ora tutto può e deve essere programmato con azioni urgenti, così come sembrava chiaro domenica scorsa ma in seguito contraddetto nei fatti.

C) condividiamo l'esasperazione dei commercianti, delle imprese, degli artigiani , dei lavoratori e dei cittadini che da oltre un mese subiscono i disagi e le conseguenze della chiusura della strada e che ancora oggi vivono nell’incertezza di ciò che succederà domani e non escludiamo alcuna azione di protesta e di sollecitazione ulteriore se non si verificheranno svolte immediate nella conduzione e nella realizzazione dei lavori di messa in sicurezza del versante mirate ad una rapida riapertura della SS 34 .
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