Wood appuntamenti della settimana

Appuntamenti della settimana al Wood, il Circolo Lago Maggiore, ad Arona via Roma 78/80.

  
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Venerdì 23 | Matteo Toni (Surf Metropolitano)
Dicono sia il nipote artistico illegittimo di Nilla Pizzi e Claudio Villa, il frutto rinnegato dalla tradizione della musica leggera italiana.
Qualcuno sostiene sia una dichiarazione d’amore verso la canzonetta del Bel Paese, nella sua età d’oro, qualcun altro dice sia un film porno.
“Nilla! Villa!” è il nuovo LP di Matteo Toni , quello che suona la chitarra Slide, sì quella di Ben Harper, ma non la suona così beneeh?!
E poi sono solo in due (come fanno?), in coppia con Giulio Martinelli alla batteria (Umberto Maria Giardini).

In collaborazione con ASAP (As Simple As Passion).

Bio
Matteo Toni è nato nel 1975. Canta le proprie canzoni in Italiano, accompagnandosi con una chitarra Lap Steel appoggiata sulle
ginocchia. Propone uno stile originale, minimale quanto infuocato, da lui ribattezzato Surf Metropolitano, all’interno dell’ensemble
minimo per essere definito gruppo: in due, con Giulio Martinelli alla batteria.

Matteo Toni è “indefinibile come il mare” (Losthighways): come il sound di chi sogna il risveglio quotidiano di fronte ad una spiaggia di onde oceaniche e invece sono solo palazzi giallini del centro in porfido di Modena; è il sound dell’autoradio che ti accompagna su di un lungomare lontano quando invece sei solo nella tua doccia; è il sound di chi, dagli angoli urbani della città, continua a fantasticare le onde più belle da surfare in compagnia dei propri amici, in un’epoca in fin di vita.
Matteo ne vive molte di vite prima di diventare cantautore. Cresciuto a pop e rock negli anni ’80, il suo percorso musicale di chitarrista e cantante passa per il rock, il crossover, il funky, il reggae e l’hip-hop, generi che preferisce sempre mescolare piuttosto che interpretare.
Dopo una pausa di qualche anno dalle 6 corde, come un fulmine a ciel sereno arriva l’amore per la chitarra hawaiana, sbocciato in
Australia ad un concerto di Xavier Rudd: con questo strumento nasce anche il desiderio di comporre nuove canzoni più
classicamente cantautorali.
Attraverso il sodalizio con l’amico Ermanno Pasqualato, uno dei primi liutai italiani produttori di chitarre Slide, inizia suo il progetto
solista.


Ingresso con tessera

Sabato 24 | There Will Be Blood (Blues/Rock)
Gli album dei There Will Be Blood sono capitoli della stessa storia già raccontata; è stato così per “Prologue”, lo stesso per “Wherever you go” e per “One to nothing”, e lo è ancora per “Without”.
Un personaggio principale, senza nome, le cui orme si nascondono dietro ogni canzone che il trio ha scritto. La sua voce è nella gola di Davide Paccioretti, il suo cuore nella batteria di Mattia Castiglione, la sua rabbia e le sue lacrime nei riff di Riccardo Giacomin. Un uomo che ha perso ogni cosa, che non ha più nulla da perdere, che rivuole tutto indietro, pezzo per pezzo, passo dopo passo.

E parte del cammino è al Wood.

In questo nuovo album la storia ha una svolta: da pedina indifesa nelle mani del destino, l’uomo taglia i fili dei suoi sadici burattinai, facendosi carico del suo stesso destino, diventando capace di controllare ciò che una volta era una maledizione e ora diventa un dono, una potenza immensa.
Without. With, out. Una parola che significa mancanza, che nasconde fra le sue sillabe un’altra parola, whit, che significa presenza. Una dicotomia che rappresenta l’essenza del protagonista, diviso e dimezzato: per metà vivo e invecchiato, mortale, peccato redento; e per metà senza anima, eterno, immortale, demoniaco. Una mano nelle braci, l’altra nell’acqua santa.
Without, forse l’unica fede che i TWBB professano: sottrarre per aggiungere, svestire per rivelare la pelle nuda, soffiare via la polvere, lasciare che la luci passi attraverso, lasciare indietro le quattro corde per picchiare duro il tuo stomaco, in cerca di quel riff che da solo è un’intera canzone, quell’unico istinto che lega insieme 14 tracce in un solo disco.
Diventa così inevitabile abbeverarsi ancora dalla fonte della musica: il blues, ingoiandolo e digerendolo, buttandolo via, come sudore dalla pelle.
14 tracce, molto differenti fra loro, lente, rilassate, veloci, arrabbiate, tristi o gioiose, ma che posso solo esistere insieme, perché raccontano la stessa storia, perché parlano lo stesso linguaggio, perché vibrano all’unisono.
Non solo il titolo serve come una spiegazione dell’album, anche la cover realizzata dall’artista USA Jeff Jordan riflette la musica in ogni sua sfumatura di blu e di giallo, facendosi particolare e sorprendente, calma e allo stesso tempo disturbante.
Ma una storia deve essere scritta su pagine per sopravvivere, un dipinto deve essere messo su tela per essere esposto, e un album deve essere registrato per essere ascolta. E i There Will Be Blood scelgono ancora la Sauna Record, che si conferma all’altezza del compito, portando il suono del trio a un livello più elevato.
Non sarebbe un album dei TWBB se non suonasse come uno schiaffo in faccia, ed è esattamente come Giulio Favero ha masterizzato le tracce.
Without dei There Will Be Blood è un passo lungo un percorso già segnato, di cui non si vede ancora la fine; ma la strada sembra un po’ più luminosa.

Ingresso con tessera

Eventi

Mercoledì 21, h. 21.00 | Presentazione Corso di Teatro
Atto Primo | Laboratorio Teatrale

"Il dramma per me è tutto qui, signore:
nella coscienza che ho, che ciascuno di noi - veda - si crede “uno”
ma non è vero: è “tanti”, secondo tutte le possibilità d’essere che sono in noi
L. Pirandello"

Il primo atto è quello che inaugura un dramma. Per un attore, invece, il primo atto è osare, mettersi in gioco di fronte agli altri e a se stessi.

E' un percorso attraverso i linguaggi del corpo e della mente che il teatro cerca di risvegliare.
È un corso di recitazione che vi coinvolge totalmente, sperimentando con il corpo e con la fantasia per creare un luogo in cui potersi esprimere liberamente e sinceramente e trasformare la propria, unica, esperienza di vita in un’esperienza creativa.

E' un luogo per mettersi in gioco, per conoscere e avere a che fare con se stessi e con gli altri, essenziale sul palco come nella vita.
Perché un personaggio vive soltanto delle emozioni e della realtà che noi stessi viviamo.

Dagli esercizi di ascolto, rilassamento e concentrazione a quelli di coinvolgimento fisico, sensoriale ed emotivo, dalle lezioni di dizione e dai momenti di improvvisazione fino alla creazione di un personaggio e di un testo teatrale: un percorso completo, in cui salire sul palco per scoprire se stessi sotto una luce inattesa.

Insegnanti del corso saranno Lucrezia Boggero (attrice e operatrice teatrale e cinematografica), Bruna Vero (attrice e insegnante di teatro) e Vincenzo Santagata (regista e attore di Torino). Durante il corso sono previsti incontri e seminari con esperti del settore.

Per il Laboratorio Teatrale il Wood ha stabilito una partnership con il F2R Festival delle due Rocche Teatro sull'Acqua-Incontri internazionali di teatro e parola di Arona. In seguito a questa partnership saranno date agli allievi una serie di possibilità di partecipazione formativa ad ogni aspetto della creazione teatrale dall'ideazione, alla drammaturgia, alla rappresentazione. Potranno altresì realizzarsi seminari speciali ed eccezionali (con modalità di partecipazione da stabilirsi) tenuti dagli artisti invitati al Festival, per affinare i diversi aspetti dell'espressione teatrale.

24 lezioni da 3 ore l’una
Ogni martedì, alle 20, presso il Circolo Wood di Arona
Inizio del corso: MARTEDI’ 10 febbraio, ore 20

PRESENTAZIONE DEL CORSO: MERCOLEDI’ 21 gennaio, ore 21

Costi
Rata unica: 300 euro + 50 euro di iscrizione
Due rate: 2 x 175 euro + 50 euro di iscrizione
Tre rate: 3 x 135 euro + 50 euro di iscrizione

Scadenza preiscrizoni: MARTEDI’ 3 febbraio. Il corso avrà luogo con un minimo di 15 iscritti.

Per info e iscrizioni:
3408328510
info@circowood.it
Messaggio a www.fb.com/CircoloWood
Direttamente al bar negli orari di apertura del circolo

Lucrezia Boggero, inizia il suo percorso teatrale a Torino durante le scuole medie e superiori, in seguito frequenta l’Accademia Attori di Sergio Chiorino e Silvia De Rossi ad Arona. Da qui si sposta a Milano e parallelamente al corso di dizione e pre-doppiaggio presso Dedalo Teatro, si iscrive al corso biennale di teatro "Studio Laboratorio dell'Attore" di Raul Manso, durante il quale partecipa ai seminari e laboratori di Hector Malamud, Paola Becchis, Marcella Fanzaga, Riccardo Magherini.
Nel frattempo è attrice in cortometraggi e mediometraggi (“Elena” di Salvo Bitonti, “Paradiso H. 11” di Mario Mottola, “Tante cose sono cambiate” di Angelo Mottola, “Devi andare già via?” e “Forse qualcuno non balla” di Francesca Amat) e in spettacoli teatrali indipendenti. A questo affianca esperienze nell’organizzazione e troupe (regista e sceneggiatrice di “Il Signor Nessuno”; aiuto regista di “Bakunin – Il leone e il coccodrillo” di Dacia Maraini, regia di Hervè Ducroux; assistente in regia di “Il Magico Paese di Natale” di Vincenzo Santagata; coordinatrice artistica in “Cenerentola una favola in diretta” di Carlo Verdone; coordinatrice artistica per la rassegna musicale InAuditorium dell’Auditorium di Milano; assistente casting in "Hotel Meina" di Carlo Lizzani).

Vincenzo Santagata, attore, nel 1988, ha studiato recitazione presso l’Istituto Arte e Spettacolo diretto da Arnoldo Foà, espressione corporea e danza contemporanea presso il Laboratorio della Danza di Torino.
Successivamente partecipa al workshop e poi allo spettacolo "Il Mondo di Bonaventura" con la regìa di Franco Passatore.
Nel 1995 è docente di dizione nei corsi di aggiornamento per insegnanti organizzati dal Provveditorato agli Studi di Torino, e, in quell’occasione è co-autore, con G. Giardi, della dispensa "Fonetica e Ortoepìa: teorie, riflessioni e strumenti operativi".
Dal 1993 è insegnante di dizione e recitazione presso il Centro di Formazione Teatrale del TEATRO DELLE DIECI.
In qualità di attore, tra le varie esperienze ha lavorato con il TEATRO STABILE DELLE ERBE di Milano, con la Compagnia LO ZODIACO diretta da Ezio Torta, con l’Alfa TEATRO, e con il TEATRO DELLE DIECI, di cui è socio, diretto da Massimo Scaglione in numerosi allestimenti.
E’ doppiatore e voce recitante per corsi di formazione in audio e video-cassette per l’I.R.R.S.A.E., e per case editrici, inoltre ha preso parte a produzioni cinematografiche e televisive, in RAI e MEDIASET.

Giovedì 22, h. 20.00 | Cinecena con proiezione di “Soul Kitchen”
La Cinecena non è una cena e non è un cineforum.
Non è neanche guardare la televisione in cucina, mangiando un piatto veloce.
La Cinecena è fatta per allenare due gusti in un momento solo: il gusto del mangiare e il gusto del guardare.
È un incontro, fra un film d’autore e una serie di portate che si ispirano al film stesso.

Proiettiamo “Soul Kitchen” di Fatih Akin

Menù:
Crema di carote e zenzero con yogurt bianco
Lonza arrosto alle prugne e miele
Strudel con panna montata

I piatti saranno accompagnati da birre selezionate per l’occasione. Prevista un’alternativa vegetariana.

Il costo è di 18 euro con la degustazione di birre; altrimenti, 14 euro.

Gradita prenotazione entro mercoledì 21 al 338 3344907, con mail a info@circolowood.it o con un messaggio alla nostra pagina Facebook.

Soul Kitchen
Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria alla 66a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia
Un film di Fatih Akin
Scritto da Fatih Akin e Adam Bousdoukos
Con Adam Bousdoukos, Moritz Bleibtreu, Pheline Roggan, Anna Bederke

Scheda su RottenTomatoes
[http://www.rottentomatoes.com/m/kitchen-party1997/]

Ingresso con tessera

Sabato 24, h. 16.30 | Lettura animata del libro per bambini “Le avventure di Betta e Matilde - La draghessa Sputafuoco” di Daniela Mazzoni
Vieni a vivere anche tu le avventure di Betta e Matilde, in una lettura animata per bambini dell’ultimo libro di Daniela Mazzoni!

C'era una volta (e forse c'è ancora) un piccolo paese di campagna, spolverato di neve in inverno e circondato da risaie ricolme d'acqua in primavera. Non aspettatevi, però, di trovare Matilde e la sua gattina Betta. Sarebbe meglio cercarle altrove... nel Medioevo, magari! Eh già, nessuna delle due riesce a star lontana dai guai... Stavolta sulle note di uno spartito stregato viaggiano attraverso la storia per finire dritte, dritte nelle grinfie della Draghessa Sputafuoco. E di sicuro, tra sovrani col grembiulino e maghi con i merletti, il Medioevo pullula di personaggi piuttosto scombinati! A quanti, invece, è successo di trovarsi faccia a faccia con la propria immagine in carne ed ossa? A Betta e Matilde è capitato pure questo e se in loro aiuto non fosse giunta la supereroina del lunapark, chissà, forse nessuno si sarebbe mai accorto dello scambio d'identità. Ancora una volta, una tribù di amici coraggiosi e strampalati è prontissima ad accompagnarle nelle loro avventure!

Daniela Mazzoni, prima di dedicarsi alla professione di giornalista, ha lavorato per il teatro e tenuto corsi e laboratori per aspiranti attori di tutte le età. Scrive novelle per settimanali femminili e ha pubblicato “Variazione di luce alle sei della sera” nella raccolta Trifolium di Caravaggio Editore.

Domenica 25, h. 17.30 | Presentazione del libro “Luci, lucciole e canzoni sotto il cielo di Parigi” di Gianni Lucini
“Che esista Parigi e che qualcuno scelga di vivere in qualunque altra parte del mondo resterà sempre un mistero per me” (Midnight in Paris)

“Luci, lucciole e canzoni sotto il cielo di Parigi - Storie di chanteuses nella Francia del primo Novecento” è un libro di Gianni Lucini, e il Wood si colorerà delle tinte notturne della città sulla Senna, fra scrittori, artisti e, soprattutto, cantanti.

Nel corso della presentazione l'autore Gianni Lucini converserà con la giornalista Maria Paola Arbeia de "La Stampa". Durante l'incontro verranno lette alcune pagine del libro da Andrea Collivignarelli

Sono la voce e l’anima, spesso non solo musicale, di Parigi. Le loro vicende personali e artistiche attraversano un periodo storico tumultuoso con due guerre mondiali, la barbarie dell’occupazione nazista e la resistenza, rivolte e repressioni, le speranze del Fronte Popolare e la codardia della collaborazionista Repubblica di Vichy, le speranze dopo la Liberazione e le disillusioni di un mondo che entrava nella Guerra Fredda. Le loro strade non sono parallele e le scelte a volte contrastanti. Alcune hanno preso le armi contro i nazisti, altre hanno messo se stesse, il proprio talento e il proprio corpo al servizio della resistenza, ma non mancano casi di acquiescenza, di innamoramenti e collaborazione con gli occupanti. C'è chi s'è persa rincorrendo amori impossibili e chi è stata travolta dagli eventi e non ce l'ha fatta a reggere ai rovesci della vita, chi ha trovato la forza di cambiare il proprio destino e chi ha avuto inaspettati colpi di fortuna. Non c'è moralismo nel racconto. Le chanteuses rivivono attraverso le loro storie, che non sempre finiscono bene perché la realtà raramente è uguale alle favole.

Gianni Lucini è giornalista, scrittore, autore teatrale, cinematografico e televisivo. La sua prima solida esperienza giornalistica risale agli anni Settanta, decennio nel quale si è fatto le ossa come addetto stampa in eventi speciali e tour musicali. A partire dagli anni Ottanta collabora con moltissime riviste, alcune le ha dirette e altre le dirige ancora. Tra i suoi lavori teatrali figura “Un usignolo dal cuore grande” ispirato alla vita di Edith Piaf. È stato consulente musicale del film "Un altro mondo è possibile" di Citto Maselli. Ha pubblicato per Sonzogno, RCS, Hobby e Work, Hachette, Fabbri e molti altri editori. Attualmente cura la rubrica "Alunni del soul" sul quotidiano "Il Garantista".

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