Comitato Salute VCO: "Ospedale di Novara quando?"

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato Salute VCO, in cui affrontano la vicenda del "Nuovo" Ospedale di Novara, che ritengono "meriti anche la nostra attenzione visto che la sanità del VCO è strettamente legata".

  
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Ai nostalgici dell'ospedale unico del VCO

Sono passati più di 10 anni da quando l'Amministrazione Regionale, nel "pacchetto" degli ospedali nuovi da costruire, insieme a quello del VCO, nell'elenco apparivano Novara, Bra, Asti e Biella.

Il 16 gennaio scorso, La Stampa titolava "Città della salute ancora al paIo" e due giorni dopo pubblicava una lettera dell'ex Presidente della Provincia novarese "Novaresi sveglia!
L'ospedale va difeso".

La telenovela del nuovo Ospedale Maggiore di Novara, si arricchisce di una nuova puntata.
Sembrava cosa fatta, lasciare la vecchia sede, inadatta ai tempi e per di più, in pieno centro cittadino, SOVRACCARICATA ormai oltre ogni limite. Invece siamo ancora qui.

Eppure i cittadini, a differenza del VCO, erano d'accordo!
L'ampio bacino di utenza, la riconosciuta qualità delle sue specializzazioni, la sede universitaria che lo supporta e la sua collocazione nel Quadrante No-Vc-Bi-Vco, lo hanno posto al riparo da qualsiasi ripensamento. Invece siamo sempre qui.

Era disponibile non solo l'area, ma anche il 70 % dei fondi necessari. Invece siamo sempre qui.
Nemmeno Roberto Cota, da Presidente della Regione, che per giunta è anche novarese, non è stato capace di portare a casa questo risultato prestigioso. Si sono fatti 10 anni di chiacchiere inutili. PERCHÈ?

Il Comitato Salute VCO, che si è sempre battuto per avere "una filiera sanitaria" degna di questo nome, che partendo dal VCO, passando per Novara arrivasse infine a Torino, non può che stigmatizzare questo colossale pasticcio, che ha rischiato di coinvolgere anche il nostro territorio.

Inseguendo la chimera dell'Ospedale unico, sarebbe rimasto senza ospedale e incapace, quindi, di "prendere in carico il paziente" e di garantirgli un percorso di prevenzione-diagnosi-cura riabilitazione certo e coerente con le sue necessità.
Si è perso e si sta perdendo tempo prezioso!

Si costituisca urgentemente questa Commissione Ministeriale più volte annunciata e mai formata e, quindi, si proceda alla definizione di formalità e tempi di realizzo. Siamo coscienti che i tempi non saranno per niente brevi, ma se non si parte, non si arriverà mai.

Si deve scongiurare il rischio che nel frattempo i "cosiddetti parametri sanitari/ospedalieri" cambino in peggio, per evitare quanto sta avvenendo per quegli ospedali di recente costruzione (ad es. Asti e Biella), i quali si sono rivelati sovradimensionati rispetto alle necessità del territorio, con grave danno per i cittadini.
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