Giacomo Ramoni: proposte per il Ponte del Plusc

Riceviamo e pubblichiamo, una nota di Giacomo Ramoni, sul futuro del ponte del Plusc a seguito della nota di Comunità VB.

  
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Sono grato a Comunità VB (o a Marco Paracchini?) per avermi salvato tra i demolitori del ponte del Plusc.

Quando con l’Assessore ai LLPP Dario Sada concordammo progetto e finanziamento con l’Assessore Regionale ai Trasporti Giuseppe Cerutti, per il secondo ponte del Plusc, terminato nel 1986 e inaugurato dal sottosegretario ai LLPP del governo Craxi, io posi l’alternativa: demolizione o riuso.

Preferivo la seconda ma non potevo certo sottrarmi (giuste le considerazioni di Comunità vb) alla prima.

Mantengo, perciò, l’opinione che il ponte del Plusc storico debba avere una funzione così come ebbi già modo di pronunciarmi in un convegno sui ponti di Verbania, tenuto con lo stesso Paracchini alla Famiglia studenti il 21 gennaio 2004.

Non una funzione fantasiosa tipo “ponte vecchio” con negozi e ristori, ma comunque una funzione in quanto i tempi sempre grami dell’economia, imponevano e impongono la ricerca di accoppiate: patrimonio e finanze.

Il ponte potrebbe ospitare il punto di partenza di escursioni ciclopedonali. I percorsi: i due lungo argini in sponda sinistra e destra del San Bernardino, la salita al Monte Rosso (nelle immediate vicinanze), la Renco-ponte di Santino purchè prolungata fino al Plusc, la Intra-Premeno raggiungibile con una ciclopedonalità protetta, ecc.

Il chiosco per il noleggio potrebbe essere costruito ( in bello stile coerente) fuori dal ponte, sul quale potrebbero sostare, senza offenderlo, le bici in attesa del velocipedista.

In tal modo si aggiungerebbe una attività di sicuro richiamo (funzione turistica) e potrebbero essere reperiti periodicamente i fondi per la manutenzione ordinaria.
Forse si può fare.

Grazie per l’ospitalità. Cordiali saluti.
Giacomo Ramoni
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